COMUNICATO STAMPA

 

Fiat. Masini (Fiom) e Castro (MWB): “No ai 26 licenziamenti decisi dalla Iac. La filiale belga della multinazionale italiana dell’auto apra un tavolo di trattativa”

 

“La MWB è un’organizzazione sindacale democratica che tiene fede agli accordi e rispetta la legislazione sociale del Belgio. Alla Fiat chiediamo di sedere con noi allo stesso tavolo, presentare un piano industriale relativo al futuro della Iac e aprire una trattativa.” Lo ha detto Manuel Castro, Presidente della MWB - il sindacato dei metalmeccanici della Vallonia e della Regione di Bruxelles, principale organizzazione della categoria delle zone francofone del Belgio - nel corso di una conferenza stampa congiunta che si è tenuta oggi, a Torino, presso la sede della Fiom-Cgil.

“E’ la quarta volta - ha proseguito Castro - che l’Italian Automotive Center, la filiale Fiat di Bruxelles, pone in atto una ristrutturazione senza aver prima presentato ai sindacati un piano industriale sul proprio futuro. E, oltre a proseguire in una pratica scorretta, la Fiat, questa volta, ha fatto un errore in più: si è rivolta a un grande studio legale, noto in Belgio per la sua aggressiva attività antisindacale. Così facendo, la Fiat ha azzerato il proprio ruolo di parte sociale e si è messa completamente nelle mani di un gruppo di avvocati che vogliono farsi pubblicità gestendo un conflitto sindacale degno della prima pagina. E insisto a dire che si tratta di un errore perché, in questo modo, la Fiat macchia la sua immagine e non lo fa in qualche landa dimenticata, ma nella capitale dell’Unione Europea.”

“Sottolineo - ha concluso Castro - che la Fiat, in questo modo, sta anche buttando via con gli avvocati grandi quantità di denaro, che sono sicuramente superiori alle risorse che avrebbe dovuto utilizzare per un ragionevole accordo. Quell’accordo che potrebbe consentire una ristrutturazione condivisa della Iac.”

“La Fiat - ha spiegato Enzo Masini, coordinatore nazionale auto della Fiom-Cgil, introducendo la conferenza stampa - ha deciso di licenziare 24 lavoratori sui 90 dipendenti della filiale di Bruxelles, e ha poi effettuato altri 2 licenziamenti per rappresaglia. Nonostante l’intervento del ministro del Lavoro belga, la Fiat non accetta di trattare e vuole procedere con un’imposizione unilaterale della propria volontà. Questo atteggiamento ci preoccupa perché, in primo luogo, arreca in Belgio un danno ingiusto a 26 famiglie di lavoratori. Ma ci preoccupa anche perché, in una fase in cui la stessa Fiat - acquisendo la Chrysler - potenzia il proprio carattere di impresa multinazionale, presenta, con l’inaccettabile comportamento tenuto in Belgio, un pessimo biglietto da visita ai sindacati e all’opinione pubblica d’Europa e del mondo. Da Torino, come Fiom, chiediamo alla Fiat di tornare sui suoi passi e di sedersi al tavolo della trattativa con la MWB.”

Alla conferenza stampa, tenuta presso la sede Fiom di via Sagra San Michele, ha partecipato anche Emanuele Agostini, uno dei delegati sindacali pretestuosamente licenziati dalla Iac.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 3 giugno 2009