COMUNICATO STAMPA

 

Fincantieri/2. Fiom: “Riaprire la trattativa per l’integrativo di Gruppo”. Due mila lavoratori in corteo per le vie di Trieste

 

Trieste. Si è conclusa a mezzogiorno la manifestazione nazionale dei lavoratori Fincantieri promossa dalla Fiom-Cgil per la conquista di un giusto accordo integrativo di Gruppo. Il corteo, cui hanno partecipato due mila lavoratori, ha preso le mosse da piazza Libertà e, dopo aver percorso via Cavour, e dopo essere sfilato davanti alla sede nazionale di Fincantieri alla Marina di Trieste, ha piegato a sinistra raggiungendo piazza Borsa, ove si è svolto il comizio conclusivo.

Sul palco, si sono succeduti al microfono numerosi lavoratori, introdotti, di volta in volta, dalle parole di Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom del gruppo Fincantieri, o di Antonio Saulle, segretario generale della Fiom di Trieste.

I motivi per cui i lavoratori di Fincantieri non accettano l’accordo separato firmato il 1° aprile di quest’anno dall’Azienda con Fim-Cisl, Uilm-Uil e Ugl metalmeccanici, e chiedono quindi la riapertura della trattativa, sono stati ricordati e illustrati da Giuseppe Giovedì, del cantiere di Castellammare di Stabia (Napoli), Giulio Troccoli, del cantiere di Sestri Ponente (Genova), Oronzo Savino della Isotta Fraschini di Bari e Moreno Luxic del cantiere di Monfalcone (Gorizia). Dal palco hanno preso la parola anche i lavoratori in Cassa integrazione della System Sensor, azienda metalmeccanica di Trieste, e della Safilo (montature per occhiali) di Udine.

Il comizio è stato infine concluso da Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom responsabile per le costruzioni navali

(Dall’inviato Fernando Liuzzi.)
 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 22 maggio 2009