COMUNICATO STAMPA |
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Crisi/2. Landini (Fiom): “La crescita della Cassa integrazione in aprile mostra che non c’è nessuna attenuazione dei problemi dell’industria metalmeccanica”
Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile dell’Ufficio sindacale, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“La crisi industriale che travaglia il nostro Paese, come risulta dai dati che la stessa Inps pubblica periodicamente, è ben lontana dall’essere conclusa. Stando anzi alla nostra elaborazione su dati Inps, che abbiamo diffuso oggi, non risulta che si stia avviando verso un’attenuazione. Quella che si sta determinando è, anzi, una vera e propria questione sociale.” “Consideriamo, quindi, non realistici i segnali di ottimismo che la stampa ha voluto dare commentando i dati del mese di aprile 2009. In particolare, non comprendiamo le dichiarazioni rilasciate dal Presidente dell’Inps. Quest’ultimo si ritiene confortato dal fatto che i flussi di cassa delle prestazioni temporanee coprano soltanto un terzo delle ore di Cassa integrazione autorizzate nel primo trimestre del 2009. Infatti, la stragrande maggioranza della Cassa integrazione ordinaria e straordinaria non viene pagata attraverso l’erogazione diretta da parte dell’Inps, bensì attraverso l’anticipo da parte delle aziende, così come prevede la legge. Il meccanismo della compensazione, previsto in questo caso, è ben più complesso da ricostruire dei semplici flussi trimestrali di cassa.” “Del resto, la situazione che il nostro sindacato rileva giorno dopo giorno è più aderente a quella descritta dai dati delle ore autorizzate che non al “terzo “ delle sospensioni coperte dall’intervento diretto dell’Inps.” “Perciò, consideriamo necessario avanzare unitariamente la richiesta di un incontro con la presidenza dell’Inps per conoscere approfonditamente i dati della Cassa integrazione che interessano tutti i comparti metalmeccanici.” “Tale esigenza è rafforzata dalla lettura articolata dei dati Inps disaggregati per provincia, dove si rileva che alcuni territori risultano completamente mancanti. Di conseguenza, i volumi complessivi per Regioni, e a livello nazionale, non possono che risultare sottostimati. (Se si guarda al solo mese di aprile 2009 mancano all’appello 34 province per la Cassa straordinaria e 10 per quella ordinaria, mentre la situazione è ancora più lacunosa per i mesi precedenti.)” “La condivisione di un corretto e trasparente sistema informativo è il presupposto per sviluppare un’analisi sulla reale consistenza della crisi e sulle ripercussioni che essa presenta per lavoratori e aziende.”
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