COMUNICATO STAMPA |
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Fiat. Rinaldini (Fiom): “Quale destino avrà la Sevel di Atessa? Non lo sappiamo e diciamo quindi che lavoratori e sindacati vivono una situazione di incertezza non più tollerabile”
“Stando a quanto si legge sui giornali, la Fiat sta progettando di separare il settore auto dal resto del Gruppo. Lo scopo sarebbe quello di costruire una casa automobilistica che, con le sue nuove alleanze, dovrebbe essere ben più grande della Fiat Auto di oggi.” Lo ha detto Gianni Rinaldini parlando, nella mattinata di oggi, ad Atessa (Chieti) fuori dai cancelli della Sevel. “Se questo è ciò che si capisce da quanto viene veicolato dai mezzi di informazione – ha proseguito Rinaldini – ciò che è assai meno chiaro è quale sarà il destino degli altri comparti del Gruppo. In particolare, credo che sia legittimo, e anzi doveroso, chiedersi quale sarà il destino della Sevel che, come tutti sanno, è una joint venture tra la Fiat e la francese Psa, ovvero tra la Fiat e una delle sue principali concorrenti nel campo della produzione automobilistica.” “Il fatto - ha detto ancora Rinaldini - è che oggi ci troviamo ad affrontare una situazione paradossale: mentre il gruppo Fiat presenta grandi piani industriali a Governi esteri come quello americano e quello tedesco, noi sappiamo con certezza solo quante ore di Cassa integrazione sono state programmate per i vari stabilimenti Fiat nei prossimi giorni o nelle prossime settimane.” “Lavoratori e sindacati - ha concluso Rinaldini - sono insomma immersi nell’incertezza, e questa è una situazione non più tollerabile. E’ assolutamente necessario che il Governo convochi un tavolo in cui i sindacati possano confrontarsi con la Fiat e con il Governo stesso per discutere, anche con il contributo della Conferenza delle Regioni, sul futuro dell’auto e degli altri comparti dell’industria del trasporto su gomma nel nostro Paese. Ed è proprio per ottenere l’apertura di questo tavolo che sabato 16 maggio manifesteremo unitariamente a Torino.” Nello stabilimento Sevel di Atessa si è svolto oggi uno sciopero di due ore indetto dalla Fiom-Cgil. L’iniziativa di lotta è stata estesa alle aziende dell’indotto auto della Val di Sangro. Alla manifestazione, svoltasi in mattina fuori dalla Sevel, hanno partecipato, oltre ai lavoratori dello stabilimento e delle imprese viciniori, anche i Sindaci di alcuni dei Comuni della valle. Con i suoi 5.000 e passa addetti, la Sevel di Atessa è uno dei più importanti stabilimenti manifatturieri del Mezzogiorno. Si tratta di una delle più grandi fabbriche europee produttrici di veicoli commerciali.
Roma, 12 maggio 2009 |