COMUNICATO STAMPA

 

Fincantieri/3. Fiom: “Ecco perché non abbiamo sottoscritto l’accordo separato”. Il 9 aprile nuova riunione del Coordinamento nazionale di Gruppo

Il Coordinamento nazionale Fiom-Cgil del gruppo Fincantieri ha diffuso una nota sui contenuti dell’accordo separato del 1° aprile di cui riportiamo, qui di seguito, ampi stralci.


 

“Il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri non ha sottoscritto l’ultimatum dell’Azienda per questi motivi fondamentali.

  1. Con l’accordo separato, l’Azienda vuole imporre un aumento della produttività del 20 per cento, tutto a carico della prestazione di lavoro, con il taglio dei tempi e con l’aumento dei ritmi.

  2. L’accordo separato lascia all’Azienda mano libera sulla gestione del modello produttivo, degli appalti e degli organici; per la prima volta nella storia della contrattazione di Gruppo, non esiste alcuna garanzia sul livello degli organici.

  3. Sulla questione della salute e della sicurezza, l’accordo separato non riconosce nuovi diritti ai lavoratori e peggiora persino quanto è già previsto dalla legge.

  4. L’accordo separato prevede un aumento salariale incerto e irrisorio, mentre il salario già acquisito con il premio di programma torna ad essere a rischio.

  5. L’accordo separato prevede soluzioni salariali discriminatorie e punta così a dividere i lavoratori (i diretti, gli indiretti, i capi-officina, ecc.); questa contrapposizione tra le diverse figure professionali è funzionale a determinare una gestione unilaterale e autoritaria del processo di lavoro.

  6. Nonostante la ricapitalizzazione, che dovrebbe rendere disponibili importanti risorse, l’accordo non prevede un programma di investimenti adeguato a fronteggiare la crisi.”

“Con l’accordo separato la Fincantieri ha voluto segnare una svolta negativa nelle relazioni industriali del Gruppo. Non è un caso che esso preveda, su molti importanti capitoli, significativi peggioramenti rispetto ai precedenti accordi di Gruppo del 2000 e del 2004.”

“L’accordo separato lascia aperti tutti i problemi che abbiamo posto nella vertenza. Il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri si riunirà il prossimo 9 aprile per definire le modalità di prosecuzione della vertenza, per affermare il diritto dei lavoratori a decidere e per contrastare l’attacco aziendale ai diritti e alle condizioni di lavoro.”


Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

 

Roma, 2 aprile 2009