COMUNICATO STAMPA |
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Fiat. Fim, Fiom, Uilm, Fismic: “Per una politica industriale in grado di rilanciare i settori dell’Automotive e difendere l’occupazione e i salari”
Si sono riunite oggi, a Roma, le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic, assieme al Coordinamento nazionale unitario del gruppo Fiat. Al termine dell’incontro, è stato diffuso il seguente comunicato. “Le attività legate alla produzione dei mezzi di trasporto contribuiscono al PIL per circa il 12% e occupano in modo diretto circa 400mila lavoratori e quasi altrettanti in realtà industriali indotte e nei servizi. L'Automotive è, dunque, il settore manifatturiero più importante del Paese e dove opera il Gruppo Fiat, la più grande industria italiana.” “I risultati di questo settore incidono in modo determinante sull'intera economia nazionale.” “Le recenti decisioni del Governo Italiano in materia d’incentivi all'acquisto di auto, moto, autocarri e camper, giungono in ritardo rispetto agli altri Paesi europei e questo ritardo lo stiamo pagando. Pur creando problemi nelle concrete eventuali ricadute sulla produzione nei singoli stabilimenti, la scelta di legare gli incentivi e la loro gradualità ai veicoli meno inquinanti, si muove nella direzione giusta. Nelle prossime settimane la risposta del mercato permetterà di valutare se le misure adottate sono sufficienti e adeguate almeno a contenere la caduta verticale delle vendite.” “Tuttavia, è certo che le misure finora adottate non bastano né ad affrontare l'attuale grave crisi né tantomeno a costruire le premesse per uscirne con un sistema industriale forte e rinnovato.” “La gravità della crisi è sottovalutata dal Governo, dalle istituzioni e nascosta all' opinione pubblica.” “Siamo di fronte a una vera emergenza sociale: sono migliaia i precari già espulsi dal lavoro, decine di aziende rischiano la chiusura per mancanza di ordini o per l'allungamento dei pagamenti, per il blocco del credito, per scelte di delocalizzazione, tutto il settore è investito dalla Cassa Integrazione.” “La crisi sta scaricando i suoi costi sui lavoratori con una pesante riduzione del reddito e la minaccia ai posti di lavoro.” “Mentre in tutto il mondo i governi stanno intervenendo per rilanciare questo Settore, considerandolo decisivo per i futuri equilibri fra le economie, il nostro Paese non può permettersi di perdere ulteriormente attività produttive e occupazione. L'Italia già oggi produce mezzi di trasporto (in particolare auto) in una quantità inferiore agli altri paesi europei (non solo Francia e Germania, anche Gran Bretagna, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia). Qualsiasi scelta del Governo o delle Imprese (FIAT in testa) che fosse orientata a ridurre le capacità produttive in Italia sarebbe, oltre che socialmente gravissima, priva di fondamento economico.” “FIM FIOM UILM FISMIC ritengono indispensabili ed urgenti una serie di interventi: DA PARTE DEL GOVERNO: - approntare consistenti stanziamenti pubblici per la ricerca delle tecnologie del futuro a basso o nullo impatto ambientale; - intervenire sia sul sistema bancario che con apposita garanzia pubblica per il credito alle piccole e medie imprese; - creazione di un fondo di garanzia sugli investimenti negli stabilimenti italiani; - intervenire immediatamente per il sostegno al reddito da garantire nella misura dell' 80% del salario ai lavoratori coinvolti dalla CIG nonché a tutte le figure del mondo del lavoro (compreso chi oggi è escluso e i precari previa verifica di quanto concretamente sarà definito con l’intesa stato/regioni); - estensione della durata della Cassa Ordinaria. DA PARTE DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI:
DA PARTE DELLE IMPRESE: - il calo della produzione deve essere affrontato non scaricando i costi sui soli lavoratori attraverso la Cassa Integrazione e l'espulsione degli atipici; - garantire la maturazione dei ratei durante i periodi di Cassa e concordare interventi aggiuntivi di sostegno ai salari; - privilegiare forme di riduzione dell'orario lavorativo in grado di distribuire con maggiore equità i sacrifici; - utilizzare la formazione (soprattutto durante i periodi di mancanza lavoro) per la riqualificazione professionale; - impegnarsi ad investire nel processo produttivo e nell'innovazione dei prodotti; - predisporre piani per il reintegro nelle aziende dei lavoratori precari eventualmente già espulsi.” “In particolare, il GRUPPO FIAT, per il ruolo trainante per l'intero settore, deve predisporre un Piano Industriale per i prossimi anni che garantisca il mantenimento e lo sviluppo di tutte le realtà produttive italiane dei vari comparti (Auto, veicoli commerciali - macchine agricole – movimento terra – motori - componentistica.” “FIM FIOM UILM FISMIC rivendicano un Tavolo Permanente con il Governo, la Fiat e il mondo delle imprese per affrontare la crisi e mettere in atto interventi di politica industriale e di sostegno al reddito dei lavoratori.” “Qualsiasi intervento a favore del settore deve prevedere un esplicito impegno delle imprese a non licenziare, a non chiudere stabilimenti e a non delocalizzare. “FIM FIOM UILM FISMIC, per denunciare la gravità della crisi, per unificare le lotte dei lavoratori per la difesa dei posti di lavoro, per sostenere le rivendicazioni verso il Governo, la Fiat e le altre imprese: decidono di chiedere gli incontri con il Governo, alla Fiat e alle Associazioni delle imprese; promuovono una campagna d’iniziative e di mobilitazione, coordinate nazionalmente, da svilupparsi nei vari territori per coinvolgere i lavoratori, le istituzioni e l’opinione pubblica.” “Nel caso del protrarsi di inadeguate o negative risposte danno mandato alle segreterie generali unitarie di convocare una manifestazione nazionale dei lavoratori di tutto il settore.”
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm, Fismic
Roma, 17 febbraio 2009 |