COMUNICATO STAMPA |
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Sistema contrattuale. Durante (Fiom): “Nelle aziende metalmeccaniche, solo noi siamo andati a spiegare ai lavoratori i contenuti dell’accordo separato del 22 gennaio”
“Al termine di una straordinaria fase di assemblee e di riunioni con le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici, in vista dello sciopero generale del 13 febbraio, quello che emerge è un sostanziale vuoto di informazione e di conoscenza sui contenuti dell’accordo separato sugli assetti contrattuali firmato, senza e contro la Cgil, lo scorso 22 gennaio.” Lo ha detto Fausto Durante, segretario nazionale della Fiom-Cgil, intervenendo stamattina, a Roma, nel corso di un’assemblea di lavoratori svoltasi all’interno della Thales Alenia Space Italia. “Tranne pochissime eccezioni - ha ricordato Durante - nelle aziende metalmeccaniche non vi è stata alcuna iniziativa, da parte dei sindacati che hanno siglato quell’accordo, volta a spiegare il merito dell’intesa. Se non vi fossero state le assemblee della Fiom, la maggior parte dei dipendenti non avrebbe avuto alcuna opportunità di ricevere informazioni e notizie sulle modalità con le quali si pensa in futuro di rinnovare i Contratti nazionali e di regolare la contrattazione aziendale. Cioè sui principali strumenti a disposizione dei lavoratori per influire sulle condizioni di vita e di lavoro di chi in fabbrica ci sta per davvero.” “Personalmente - ha affermato Durante - trovo intollerabile questa mancanza di sensibilità e di rispetto nei confronti di chi lavora. Non è pensabile che si prendano decisioni così importanti per il futuro dei cittadini che lavorano senza avvertire l’elementare dovere di confrontarsi con loro, in quella palestra di democrazia che sono le assemblee nei luoghi di lavoro. Spero che, tra un’udienza dal Papa e una comparsata in televisione, Bonanni e Angeletti trovino il tempo anche per parlare con i lavoratori in carne ed ossa. Non si tratta, si badi bene, di dispute astratte sul tasso di riformismo, di innovazione, di conservazione o di moderatismo nelle scelte dei sindacati. Al di là delle ragioni e delle posizioni assunte dalle diverse Confederazioni, si tratta di un fatto di trasparenza e di democrazia.” “Un sindacato che contratta e firma accordi - ha concluso Durante - deve avere il coraggio di sottoporre le proprie scelte al giudizio di chi è, in ultima istanza, il destinatario dell’azione contrattuale. Togliere ai lavoratori anche il diritto di sapere cosa si firma in loro nome, oltre a negare loro la possibilità di esprimersi al riguardo, apre la strada a una deriva antidemocratica e autoritaria che la Cgil e la Fiom contrasteranno con ogni mezzo. Anche per questo, venerdì prossimo sciopereremo e torneremo in piazza.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa Roma, 11 febbraio 2009 |