COMUNICATO STAMPA

ThyssenKrupp. Cremaschi (Fiom): “Significative decisioni sui diritti dei lavoratori assunte dai Tribunali di Torino in relazione al processo in corso”


Giorgio Cremaschi, segretario nazionale e responsabile per l’ufficio Salute e sicurezza della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“La decisione di ammettere definitivamente come parte civile, nel processo contro la ThyssenKrupp in corso a Torino, non solo i sindacati e le Istituzioni, ma anche numerosi lavoratori, è un fatto positivo. Nonostante l’ostruzionismo, esercitato da parte dei rappresentanti legali dell’Azienda, il processo assume sempre più il valore di un’importante occasione di verifica della validità dell’azione penale a tutela della salute sul lavoro.”

“La decisione del Tribunale di Torino di non ammettere come parte civile alcune decine di lavoratori che avevano sottoscritto il verbale di conciliazione sulle loro dimissioni, proposto dall’Azienda, ci addolora, ma conferma il giudizio della Fiom che aveva invitato i lavoratori stessi a non sottoscrivere quel tipo di verbale.”

“Pochi giorni fa, con una significativa sentenza del Tribunale civile della stessa città, è stato riconosciuto, anche a un lavoratore che non aveva sottoscritto quel verbale, il diritto a ottenere tutte le spettanze previste dall’accordo sulla chiusura dello stabilimento piemontese di ThyssenKrupp.”

“Questo dimostra che l’Azienda ha tentato, purtroppo riuscendovi in alcuni casi, di impedire ai lavoratori di essere parte in causa nel processo, usando lo strumento inaccettabile di un verbale di conciliazione che, mentre garantiva ai lavoratori stessi un’integrazione al trattamento di mobilità, chiedeva loro di rinunciare a qualsiasi contenzioso, anche penale, con l’Azienda.”

“La sentenza del Tribunale civile di Torino, e la decisione di quello penale sulle costituzioni di parte civile, rappresentano un ulteriore stimolo per l’impegno della Fiom affinché il processo giunga a una conclusione esemplare.”


Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 4 febbraio 2009