COMUNICATO STAMPA


 

Fincantieri. Fiom: “Inaccettabile la proposta dell’Azienda sul salario”. Sei ore di sciopero entro il 22 gennaio a sostegno della vertenza per l’integrativo di Gruppo

 

Il Coordinamento nazionale Fiom-Cgil del gruppo Fincantieri ha convocato, per questa settimana, le assemblee dei lavoratori che si terranno in tutte le unità produttive del Gruppo. Ciò allo scopo di “informare dettagliatamente” i dipendenti di Fincantieri sulla situazione che si è creata dopo l’ultimo incontro avutosi, a Roma, tra l’Amministratore delegato del Gruppo e le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil.

Di questa decisione ha dato notizia un comunicato del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri in cui si afferma che “l’Azienda ha presentato una proposta sul salario che la Fiom giudica inaccettabile”.

Secondo la Fiom, se la proposta dell’Azienda venisse accettata “produrrebbe un effetto certo: la riduzione dei salari”. Quella dell’Azienda, prosegue il comunicato, “é una proposta poco seria ed offensiva, perché scarica tutte le inefficienze aziendali sui lavoratori, senza prevedere, come sarebbe invece necessario, una riorganizzazione del lavoro, e senza stabilire nessuna distinzione tra ciò che é responsabilità dell’Azienda e ciò che é responsabilità dei lavoratori”.

La Fiom conferma “il diritto dei lavoratori ad avere un vero aumento salariale e a migliorare le condizioni di lavoro”, il che “é anche l’unica via per aumentare davvero l’efficienza dell’Azienda”.

La Fiom ribadisce quindi “la necessità di un accordo che riconosca il contributo dei lavoratori, compresi quelli degli appalti”. “A maggior ragione – prosegue il comunicato - è necessario confermare tutti quei punti della piattaforma, a cui l’Azienda finora non ha dato risposta, che riguardano la garanzia dell’occupazione, la continuità produttiva di tutti gli stabilimenti, il livello degli organici e la sicurezza delle condizioni di lavoro.”

“Accettare la proposta dell’Azienda - afferma il comunicato - significherebbe invece fare un accordo che peggiora la situazione esistente. Per queste ragioni, la Fiom ha respinto questa proposta e trova sbagliato e dannoso per i lavoratori che altre organizzazioni abbiano invece già dato la loro disponibilità.”

La Fiom chiede quindi ai lavoratori “di mobilitarsi, indipendentemente dalle appartenenze sindacali e nel loro esclusivo interesse, per respingere questa proposta aziendale che farebbe tornare indietro i cantieri di trent’anni, a prima del cottimo”.

Il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri ha quindi proclamato un pacchetto di sei ore di sciopero da effettuarsi, in modo articolato, in due giornate di mobilitazione entro il 22 gennaio, data del prossimo incontro con l’Azienda.
 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 12 gennaio 2009