COMUNICATO STAMPA |
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Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile dell’Ufficio Salute e Sicurezza, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Nuovo omicidio sul lavoro in una grande azienda metalmeccanica. Un operaio delle manutenzioni è morto in modo orribile alla Severstal (ex Lucchini) di Trieste. Ancora una volta, il dolore per le vittime e la solidarietà verso i familiari si uniscono alla rabbia per morti inaccettabili che, se l’organizzazione del lavoro e la sicurezza sul lavoro fossero la stessa cosa, potrebbero essere evitate.” “Dall’inizio dell’anno, già decine di lavoratori sono morti. Ora ci troviamo davanti ad un nuovo infortunio mortale in una grande azienda metalmeccanica. Tutto questo dimostra che è criminale abbassare la guardia nella tutela della salute dei lavoratori e che le misure preventive e quelle repressive devono essere attuate con il massimo rigore.” “Alla luce di questa nuova morte sul lavoro, si rivelano ancor più inaccettabili i tentativi della Confindustria e del Governo di ridurre il peso e la funzione repressiva del Testo Unico sulla sicurezza. Questo 2009 per il lavoro è cominciato malissimo. Anche per questo è sacrosanta la decisione di sciopero che domani fermerà la Severstal di Trieste.” “La Fiom si costituirà parte civile contro tutte le responsabilità per questa nuova tragica morte sul lavoro.”
Roma, 12 gennaio 2009 |