COMUNICATO STAMPA

 

ThyssenKrupp/2. Rinaldini (Fiom): “L’iniziativa in difesa della salute e della vita dei lavoratori va portata avanti sia a livello contrattuale che a livello legale”. Conclusa a Torino l’Assemblea degli Rls

 

“Esiste un documento inviato all’attuale Governo di centrodestra da tutte le Associazioni patronali in cui vengono proposte modifiche al Testo Unico sulla salute e sicurezza approvato alla fine della scorsa legislatura su iniziativa del Governo Prodi. Modifiche che se attuate porterebbero a un totale stravolgimento del Testo Unico stesso.” Lo ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, nel corso del’intervento con cui ha concluso l’Assemblea nazionale straordinaria dei Responsabili dei lavoratori per la sicurezza svoltosi oggi alla Camera del lavoro di Torino.

“Trovo incredibile - ha proseguito Rinaldini - che proprio adesso che l’opinione pubblica è più sensibile alle tragedie che si verificano nei luoghi di lavoro, ci sia chi si propone non di far migliorare la situazione, ma di farla arretrare, eliminando gli aspetti più avanzati della nostra legislazione in merito ai problemi di salute e sicurezza sul lavoro.”

“Per parte nostra - ha spiegato Rinaldini - intendiamo portare avanti la nostra azione in difesa della salute e della vita dei lavoratori su diversi piani. In primo luogo sul piano sindacale, perché sappiamo che i risultati migliori sono stati ottenuti, su questo terreno, quando i temi dell’infortunistica e della nocività sono stati posti al centro della attività di contrattazione, a partire dai singoli luoghi di lavoro.”

“In secondo luogo - ha proseguito Rinaldini - c’è l’azione che portiamo avanti sul piano legale. Per prendere la decisione politica di costituirci come parte civile nei processi relativi agli infortuni mortali, non abbiamo atteso la tragedia della ThyssenKrupp di Torino: lo avevamo già fatto in sede congressuale. Oggi ribadiamo questa decisione con forza e dichiariamo che lavoreremo per portarlo avanti su tutto il territorio nazionale con determinazione e continuità. A questo proposito, dichiariamo anche che sosteniamo la proposta formulata dal procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, di creare una Procura nazionale dedicata agli infortuni sul lavoro, ideata sul modello della Procura antimafia.”

“In terzo luogo - ha detto ancora Rinaldini - crediamo che, sul piano della politica industriale, la drammatica crisi oggi attraversata da tutti i settori manifatturieri, nell’ambito di una più generale crisi economica, possa e debba essere utilizzata per realizzare delle importanti e consistenti migliorie degli impianti, volte a ridurne la rischiosità e la nocività, a partire - così come abbiamo detto la settimana scorsa nel convegno sull’Ilva di Taranto - dalle emissioni inquinanti.”

“Non ci sfugge - ha concluso Rinaldini - che questo nostro programma di lavoro si pone in totale controtendenza rispetto a quanto sta oggi accadendo nel nostro Paese. L’accordo separato sul sistema contrattuale, siglato stanotte da Cisl e Uil mostra fino a dove sia giunta quell’azione, che è in corso su vari piani, e che punta a ridurre lo spazio dell’attività di contrattazione e, quindi anche, a ridurre il potere contrattuale dei sindacati. Potere che, come già detto, rimane lo strumento fondamentale per la difesa della salute e della vita dei lavoratori.”

Di Fronte ai 200 Rls giunti da tutta Italia, che affollavano il salone “Pia Lai” al piano terreno della Camera di lavoro di Torino, hanno preso la parola, tra gli altri, numerosi legali che hanno portato avanti la costituzione di parte civile della Fiom in diversi processi. Dalla presidenza, è stato anche letto un messaggio indirizzato all’assemblea dal professor Carlo Smuraglia, noto esperto di diritto del lavoro. Nel corso della giornata hanno preso la parola anche numerosi Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza provenienti da importanti realtà industriali, quali la Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) e la Severstal di Piombino (Livorno), o, al contrario, dai piccoli cantieri sparsi in tutta Italia dalle aziende delle installazioni telefoniche come la Sirti. Con particolare attenzione, tutta l’assemblea ha seguito l’intervento della vedova di un lavoratore dell’Ilva di Taranto deceduto nel 2006 all’interno del grande stabilimento siderurgico.

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Torino, 5 dicembre 2008