COMUNICATO STAMPA

 

Ilva/2. Cremaschi (Fiom): “Per abbattere le emissioni nocive dello stabilimento siderurgico di Taranto, l’Azienda deve metterci dei soldi e deve farlo ora”

 

“Noi vogliamo che lo stabilimento Ilva resti a Taranto. Proprio per questo, vogliamo che cambi, ovvero che non costituisca più un elemento nocivo per il territorio. Ma, affinché cambi, affinché vengano abbattute le sue emissioni inquinanti, occorre metterci dei soldi e metterceli ora. Bisogna che l’Ilva si decida a fare degli investimenti consistenti e a farli adesso.” Lo ha detto Giorgio Cremaschi - Segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile sia per la siderurgia, che per le questioni ambientali - intervenendo oggi al convegno “Lavoro, ambiente, sicurezza: Taranto e l’Ilva in corso di svolgimento nella città pugliese.

“Noi respingiamo – ha affermato Cremaschi – l’ottuso ricatto di chi ci dice: se volete l’occupazione dovete accettare uno stabilimento inquinante. Allo stesso modo, respingiamo anche l’idea di chiudere lo stabilimento, perché non crediamo al futuro di una Taranto deindustrializzata. Al contrario, noi vogliamo lo stabilimento siderurgico Ilva a Taranto con l’occupazione e senza l’inquinamento. E, a tale scopo, le cose che possono essere fatte vanno fatte, nell’ambito di precisi programmi che vanno costruiti a partire da subito.”

Cremaschi ha poi fatto un riferimento all’intervento svolto, nel corso del convegno da Michele Losappio, assessore all’Ambiente della Regione Puglia, dando un giudizio positivo del disegno di Legge regionale recentemente varato dalla Giunta pugliese e che sarà prossimamente discusso dal Consiglio della Regione. Un disegno di Legge in materia ambientale che fissa precisi limiti alle emissioni nocive degli impianti industriali.

“Alle Istituzioni locali, che come accade oggi in Puglia e a Taranto, hanno imboccato la strada giusta – ha concluso Cremaschi – chiediamo di non lasciarci soli nella battaglia per la difesa della salute dei lavoratori e delle popolazioni residenti nelle zone industrializzate.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Taranto, 24 novembre 2008