COMUNICATO STAMPA

Rinaldini (Fiom): “La Fiat nega la presunzione di innocenza e condanna al licenziamento lavoratori raggiunti da avvisi di garanzia su questioni esterne alla loro attività in l’Azienda”

 

Il Segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“La Fiat si sente talmente onnipotente che si erge a giudice e licenzia i lavoratori soggetti ad avvisi di garanzia relativi a questioni che non hanno nulla a che vedere con l’esercizio della loro attività lavorativa.”

“Non mi risulta che analogo criterio venga utilizzato per quanto riguarda dirigenti Fiat e/o componenti di Consigli di Amministrazione, come quello dell’Ifil, che abbiano ricevuto avvisi di garanzia. Evidentemente per i lavoratori, secondo la Fiat, esiste una giustizia particolare.”

“Un lavoratore componente Fiom della Rsu Fiat di Pomigliano D’Arco è stato infatti licenziato perché ha ricevuto un avviso di garanzia su fatti che non riguardano in alcun modo l’attività aziendale. Non è il primo caso, poiché alcuni mesi orsono la stessa procedura è stata attuata nei confronti di alcuni lavoratori dello stabilimento Fiat di Melfi.”

“Licenziare per un avviso di garanzia dei dipendenti, che rimangono così improvvisamente privi della propria retribuzione, rappresenta un atteggiamento inqualificabile, fondato sull’arroganza e sul disprezzo delle lavoratrici e dei lavoratori.”

“Per quanto riguarda il contenuto degli avvisi di garanzia diciamo che, ovviamente, deve essere l’azione della Magistratura a fare chiarezza. Per parte nostra, chiediamo il ritiro dei licenziamenti da parte della Fiat annunciando che opereremo anche attraverso le necessarie iniziative legali.”

“Ci chiediamo se in un Paese come il nostro, in cui si discute continuamente sui problemi della giustizia, altre voci si aggiungeranno alla nostra nel richiedere che la presunzione di innocenza valga anche per gli operai come per tutti gli altri cittadini.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 30 luglio 2008