COMUNICATO STAMPA

 

Finmeccanica. Masat (Fiom): “Con l’ultimo piano industriale, Aeronavali esce dal settore delle trasformazioni aeronautiche e perde ogni prospettiva. La parola torni ai lavoratori”


Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Finmeccanica, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

“L’unica cosa certa del piano industriale reso noto da Alenia Aeronavali è che la società esce dal settore delle trasformazioni aeronautiche. Così come è certo che, a monte delle difficoltà di Aeronavali, non ci sono problemi finanziari o monetari, ma una prolungata incapacità gestionale che ha provocato ritardi nelle consegne dei velivoli.”

“Da tre anni la Fiom chiedeva di discutere un piano di riefficentamento dell’Azienda. Oggi siamo di fronte a un piano che non dà prospettive ai suoi stabilimenti. Un piano che contempla solo l’utilizzo di strumenti quali la Cassa integrazione e la mobilità interaziendale, senza che la Proprietà spieghi ai lavoratori quale sarà il numero totale degli addetti alla conclusione di questo periodo di sacrifici.”

“È paradossale che Alenia Aeronavali sia una società controllata da Alenia Aeronautica, ovvero da un’impresa il cui gruppo dirigente ha chiesto recentemente al sindacato il ritorno alle 48 ore settimanali.”

“Non per caso, la Fiom ha chiesto che gli stabilimenti di Aeronavali, da subito, entrino nel perimetro industriale di Alenia Aeronautica, offrendo una risposta alle richieste di carichi di lavoro. Invece, la Proprietà ha formulato un piano industriale lacrime e sangue specie per ciò che riguarda i lavoratori di Venezia e di Capodichino.”

“La Fiom ha anche proposto a Fim e Uilm di tenere assemblee di mandato, onde consentire ai lavoratori di votare sui contenuti del piano aziendale. Purtroppo, gli altri sindacati hanno scelto la via della firma separata di un verbale di accordo.”

“Nei prossimi giorni, la Fiom agirà per informare i lavoratori di Alenia Aeronautica sulla realtà della situazione proponendo loro di chiedere, attraverso un’apposita raccolta di firme, un referendum sui contenuti dell’intesa.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


 

Roma, 17 giugno 2008