COMUNICATO STAMPA

 

Morti bianche. Cremaschi e Marano (Fiom): “Parti civili contro l’Enel in Sicilia. Fare come negli Stati Uniti: in prigione chi viola le norme di sicurezza sul lavoro”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile dell’ufficio Salute e sicurezza, e Giovanna Marano, segretario generale della Fiom-Cgil Sicilia, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione congiunta.

 

“Come era purtroppo assolutamente prevedibile, continua la strage sul lavoro. Proprio oggi si è avuto un altro morto in Sicilia. Un giovane dipendente da un’azienda metalmeccanica, che lavora in appalto per l’Enel, è rimato vittima di un incidente avvenuto alla scadenza di un contratto di lavoro di 15 giorni. Ancora una volta la precarietà e gli appalti senza controllo uccidono.”

“Di fronte a questa situazione, la mobilitazione di Fim, Fiom, Uilm è in atto. Il 17 giugno sciopereranno per un’ora tutti i metalmeccanici d’Italia, mentre il 19 giugno sciopereranno tutti i metalmeccanici siciliani.”

“La Fiom, che esprime il proprio più profondo cordoglio ai familiari delle tante vittime di questi ultimi giorni, si costituirà parte civile a livello più ampio per l’infortunio mortale di Termini Imerese. Infatti, la nuova legislazione assegna piena responsabilità all’azienda appaltante per tutte le norme di sicurezza. Chiederemo quindi che siano accertate e perseguite le responsabilità dell’Enel e che si verifichi la congruità dei rapporti di lavoro che espongono i lavoratori, in assoluta precarietà, a condizioni operative di rischio.”

“E’ chiaro che in questa situazione richiedere o annunciare una depenalizzazione o una deregolazione delle norme sulla salute e sicurezza costituisce una pura istigazione alla creazione di condizioni favorevoli per nuovi incidenti sul lavoro. Chiediamo invece il massimo rigore a tutte le Autorità per l’applicazione delle leggi esistenti. Anche da noi bisogna fare come negli Stati Uniti dove, pochi giorni fa, un imprenditore edile è finito in prigione per violazione delle norme di sicurezza negli appalti.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


 

Roma, 13 giugno 2008