COMUNICATO STAMPA

 

Lavoro. Cremaschi (Fiom): “L’accordo raggiunto tra i Governi europei sugli orari è un attentato alla salute dei lavoratori. Gravissima la scelta del nostro Governo di appoggiarla”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile dell’ufficio Salute e sicurezza, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“L’accordo raggiunto tra i Governi europei sugli orari di lavoro è un attacco diretto alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. La possibilità di lavorare fino a 60 ore settimanali, e in alcuni casi fino a 65, con semplici deroghe individuali ai contratti, mette in discussione l’intero sistema di regole e di leggi del nostro Paese. È bene ricordare che i lavoratori morti alla ThyssenKrupp di Torino operavano da 12 ore. Oggi, se fosse applicata questa direttiva, si potrebbe lavorare regolarmente fino a 13.”

“Ma ancor più grave è poi il fatto che la deroga rispetto alla settimana di 48 ore possa essere sottoscritta individualmente. Se si tiene conto della precarietà del mercato del lavoro, si capisce come lavoratrici e lavoratori, ricattati nella speranza di ottenere un’assunzione, potrebbero sottoscrivere clausole sugli orari perfettamente legali, ma distruttive della loro salute.”

“È gravissimo che il Governo italiano, che conosce perfettamente la situazione lavorativa del nostro Paese, abbia sottoscritto questo accordo. Ora è necessario opporsi in tutti i modi alla sua attuazione perché, altrimenti, le morti e gli infortuni sul lavoro aumenteranno.”

 

 Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 11 giugno 2008