COMUNICATO STAMPA |
|
Fiom. Rinaldini: “Ecco perchè mi sono assunto la responsabilità politica delle scelte compiute dalla Segretaria della Fiom di Milano”
“Pochi giorni dopo l’attivo dei delegati Fiom svoltosi a Sesto San Giovanni, l’anno scorso, per discutere sul rinnovo del nostro Contratto nazionale, facemmo a Roma una riunione con la Segreteria della Fiom di Milano. Ciò per valutare la situazione, anche rispetto alla presenza in quell’attivo di un ex iscritto espulso dalla nostra organizzazione, e per decidere come portare avanti la nostra azione sindacale.” Lo ha detto Gianni Rinaldini, Segretario generale della Fiom-Cgil, intervenendo, a fine mattinata, al Direttivo della Fiom di Milano svoltosi oggi presso la Camera del Lavoro del capoluogo lombardo. “Io non considerai – ha spiegato Rinaldini – che ciò che era accaduto in quell’attivo avesse una natura tale da motivare un ricorso alla Commissione di Garanzia della Cgil. Se avessi valutato che l’accaduto aveva una tale natura, io stesso avrei dovuto presentare tale ricorso. Ma non l’ho fatto proprio a partire da una nostra valutazione comune di quell’episodio. Ed è per questo che mi sono assunto la piena responsabilità politica delle scelte compiute dalla Segretaria generale della Fiom di Milano, con tutte le conseguenze del caso.” “Osservo poi - ha detto Rinaldini - che criticare, anche in modo netto, i provvedimenti assunti dalla Commissione regionale di Garanzia della Cgil Lombardia contro due membri della Segreteria e due funzionari della Fiom di Milano, non comporta assolutamente una mancanza di rispetto nei confronti della Commissione stessa. Questa mancanza si avrebbe se qualcuno invitasse a non rispettare, appunto, tale delibera. Credo però che, in una confederazione sindacale democratica come la Cgil, l’espressione del dissenso e della critica costituisca un momento irrinunciabile non solo per chi è portatore del dissenso o della critica, ma per l’insieme di una organizzazione che voglia essere viva e capace di individuare eventuali errori.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa Roma, 12 maggio 2008 |