COMUNICATO STAMPA |
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ThyssenKrupp. Durante (Fiom): “Sancita la definitiva cessazione di attività dell’acciaieria di Torino. Almeno due anni di Cassa integrazione e piani di ricollocazione per tutti i lavoratori”
Fausto Durante, segretario nazionale e responsabile per la siderurgia della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Con l’accordo siglato oggi a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, tra i sindacati dei metalmeccanici e la ThyssenKrupp, abbiamo sancito la definitiva cessazione della attività dell’acciaieria di Torino, quella dove, nello scorso dicembre, si è verificata una delle più dolorose tragedie sul lavoro della nostra storia.” “Con questa intesa sarà garantito ai lavoratori, per almeno due anni, il trattamento di Cassa integrazione straordinaria, con adeguate incentivazioni economiche a carico dell’Azienda. Restano confermate tutte le misure a favore dei lavoratori che volessero trasferirsi negli stabilimenti di Terni o di Milano o che volessero lasciare spontaneamente l’azienda stessa. Allo stesso tempo, è stato riconfermato il piano per la ricollocazione al lavoro nell’area torinese di tutti i dipendenti non interessati alle misure alternative previste. E’ di particolare significato l’impegno ottenuto oggi dall’Azienda a riassumere in altro stabilimento del gruppo ThyssenKrupp dell’area torinese tutti i lavoratori eventualmente non ricollocati alla fine del percorso previsto dall’accordo.” “E’ evidente che la tragedia della ThyssenKrupp di Torino e tutte le sue drammatiche conseguenze sui lavoratori in essa coinvolti non possono essere risolte neppure dal migliore degli accordi sindacali. Tuttavia, con l’intesa di oggi abbiamo fornito una prima forma di tutela del reddito e, inoltre, una prospettiva di ritorno al lavoro. Tutela e prospettiva che costituiscono una soluzione parziale ma concreta dei problemi derivanti dall’incidente del dicembre scorso.” “Resta invece evidentemente aperto il tema delle responsabilità dell’Azienda e dei suoi dirigenti rispetto alla strage di Torino; responsabilità su cui, dopo il rinvio a giudizio, toccherà pronunciarsi ai Tribunali della Repubblica.”
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma, 3 marzo 2008 |