COMUNICATO STAMPA |
|
Contratto metalmeccanici. Fim, Fiom, Uilm: adesione allo sciopero nazionale oltre l’80%
Sciopero bagnato, sciopero fortunato. E’ questa la sintesi della prima giornata nazionale di lotta dei metalmeccanici indetta da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil per il rinnovo del Contratto. Infatti, nonostante le cattive condizioni atmosferiche, sono state molto alte le adesioni sia allo sciopero, da 4 a 8 ore in tutte le aziende del settore, che alle numerose iniziative esterne ai luoghi di lavoro. In base ai dati pervenuti al centro nazionale dei sindacati della categoria entro le ore 17.00 di oggi, lo sciopero ha registrato un’adesione media oltre l’80%. A Torino, 10.000 lavoratori hanno dato vita a un corteo che è partito da piazza Arbarello diretto a via Vela, sotto la sede dell’Unione industriale. A Firenze, 6.000 lavoratori provenienti dalle diverse zone industriali della provincia e dalla provincia di Prato hanno partecipato a un corteo che ha attraversato le vie del centro cittadino, da piazza Indipendenza a piazza Strozzi. Alta partecipazione anche alle manifestazioni che si sono svolte a Padova (5.000), Vicenza (2.000), Reggio Emilia (10.000), Bologna (4.000) e Pistoia (1.000). In altre realtà, la giornata di lotta è stata caratterizzata da numerose iniziative decentrate quali presidi davanti alle locali Associazioni industriali e ai principali stabilimenti. Così è accaduto a Napoli, con iniziative davanti a numerose fabbriche nelle diverse zone industriali; a Treviso, con tre diversi concentramenti (Treviso, Castelfranco e Conegliano); a Milano, dove si sono avuti quattro diversi appuntamenti territoriali. Manifestazioni in teatri cittadini a Livorno e a Lanciano (Chieti). Manifestazioni e presidi in tutti i capoluoghi e le provincie dove sono presenti aziende metalmeccaniche. Per quanto riguarda l’adesione agli scioperi, sono numerosissime le imprese che hanno registrato il blocco pressoché totale delle attività. E’ il caso della provincia di Torino, in particolare con i poli di Chivasso e dell’Alto Canavese e aziende quali Magneti Marelli, Alenia e Cnh; delle principali fabbriche del bresciano (Iveco, Beretta, Alfa Acciai, Duferco, Palazzoli, Redaelli); della Dalmine di Bergamo; della Faema di Milano e della Candy di Brugherio; della Whirlpool di Varese; delle Acciaierie Valbruna a Vicenza; di Fincantieri a Venezia; di Bonferraro e Fiamm a Verona; delle grandi aziende metalmeccaniche in provincia di Napoli (stabilimenti Alenia e Avio, gruppo Ansaldo, Fincantieri); dell’Alenia di Foggia e della Isotta Fraschini di Bari; della Firema di Potenza; della Otis a Reggio Calabria. Adesioni tra l’80% e il 90% alla Lear di Grugliasco, alla Lagostina e alla Bialetti di Verbania, alla Lonati di Brescia; alla Carraro di Padova, Electrolux e De Longhi a Treviso, Riello e Ferroli a Verona, Salvagnini e Laverda a Vicenza; Acciaierie Valbruna e Sapa a Bolzano; Ilva di Genova, Fincantieri di Sestri Ponente e di Riva Trigoso; Lamborghini, Bonfiglioli, Ducati e Magneti Marelli a Bologna; Berco di Ferrara, Marcegaglia di Ravenna; Severstal di Piombino; Lombardini a Rieti; Ciet ad Ascoli Piceno; Honeywell e Pierburg a Chieti; Itca e Italtractor a Potenza; Italtel e Fincantieri a Palermo. Nelle aziende del gruppo Fiat, si è registrata un’adesione allo sciopero del 75% a Mirafiori, 90% alla Iveco di Brescia, 82% a Pomigliano, 60% alla Fma di Avellino, oltre il 50% alla Sata di Melfi, oltre l’80% a Termini Imerese. All’Ilva di Taranto, l’adesione allo sciopero è stata del 65%.
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 30 ottobre 2007 |