COMUNICATO STAMPA

 

Pensioni. Fiom: a Brescia più di 100 aziende ferme per due ore. A Termini Imerese lo sciopero si trasforma in protesta contro le condizioni di lavoro. Domani nuove iniziative di lotta

  

Nella giornata di lunedì 25 ha ripreso vigore il movimento di scioperi, proclamati spesso unitariamente dalle Rsu, che agita da giorni le imprese metalmeccaniche in relazione alla trattativa in corso tra Governo e sindacati e volta a riformare la cosiddetta “legge Maroni”.

La più grossa fabbrica coinvolta dallo sciopero di oggi è la Fiat di Termini Imerese (Palermo), dove però la lotta contro il cosiddetto “scalone” si è intrecciata con le attuali vicende climatiche. Per oggi, infatti, era stato indetto nello stabilimento siciliano uno sciopero di 2 ore per turno. I lavoratori del primo turno (quello che va dalle 6.00 alle 14.00) sono scesi in sciopero alle 10.00 ma, dato il caldo eccessivo all’interno dello stabilimento hanno prolungato lo sciopero da 2 a 4 ore. Quelli del secondo turno, dopo aver raggiunto lo stabilimento intorno alle ore 14.00 e dove aver constatato che il caldo all’interno dei reparti avrebbe reso il lavoro insopportabile, hanno deciso di abbandonare in massa la fabbrica tornando alle proprie abitazioni.

Sempre oggi, 25 giugno, una nuova ondata di iniziative di lotta ha avuto a protagonisti i metalmeccanici di decine di aziende in provincia di Brescia. Dopo che venerdì 22 il lavoro era stato sospeso in più di 60 stabilimenti, anche oggi scioperi di 2 ore sono stati effettuati in più di 100 aziende della provincia lombarda. Tra queste, imprese note a livello nazionale quali Iveco, Ocean, e poi la Camozzi di Lumezzane, la Cromodora Wheels , la Fonderia Glisenti , la Ghidini Trafilerie , la Cirillo Gnutti , la Sebastiano Gnutti , la Ideal Clima , la Idrosanitaria Bonomi , la Ital Acciai , la Innse , la Oto Melara , la Pinti Inox , la Tecnotubi e la Zincatura Bresciana. Sono state così coinvolte nelle iniziative di lotta sia la zona Nord della città, sia la Valtrompia , la zona di Lumezzane e quelle di Palazzolo, di Manerbio e del Garda. Sono stati anche effettuati volantinaggi rivolti alla popolazione.

Sempre in Lombardia, fermate di 2 ore anche in aziende del comprensorio di Legnano, tra cui la Abb Sace di Vittuone. Un’ora e mezza per turno con assemblea: questa l’iniziativa di lotta assunta alla Magneti Marelli di Corbetta (Milano).

In Piemonte si sono avuti scioperi con assemblee in varie aziende della provincia di Cuneo, tra cui Bitron, Graziano Trasmissioni e Valeo.

In Toscana, scioperi a Piombino dove l’acciaieria Lucchini si è fermata per due ore e la Siderco per un’ora.

Nelle Marche hanno scioperato per 2 ore numerose aziende dei comprensori di Ancona (tra cui la Fincantieri ), Fabriano (tra cui Indesit Company, Antonio Merloni ed Elica) e di Jesi (tra cui la Case New Holland, del gruppo Fiat).

Martedì 26 giugno, il testimone della lotta sarà portato avanti, con 2 ore di sciopero, dai lavoratori della Fiat Sata di San Nicola di Melfi (Potenza).

Altri scioperi sono stati già annunciati in Lombardia nei comprensori di Legnano e Ticino Olona.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 25 giugno 2007