COMUNICATO STAMPA |
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Pensioni. Fiom: a Brescia più di 100 aziende ferme per due ore. A Termini Imerese lo sciopero si trasforma in protesta contro le condizioni di lavoro. Domani nuove iniziative di lotta
Nella giornata di lunedì 25 ha ripreso vigore il movimento di scioperi, proclamati spesso unitariamente dalle Rsu, che agita da giorni le imprese metalmeccaniche in relazione alla trattativa in corso tra Governo e sindacati e volta a riformare la cosiddetta “legge Maroni”. La
più grossa fabbrica coinvolta dallo sciopero di oggi è Sempre
oggi, 25 giugno, una nuova ondata di iniziative di lotta ha avuto a
protagonisti i metalmeccanici di decine di aziende in provincia di Brescia.
Dopo che venerdì 22 il lavoro era stato sospeso in più di 60 stabilimenti,
anche oggi scioperi di 2 ore sono stati effettuati in più di 100 aziende
della provincia lombarda. Tra queste, imprese note a livello nazionale quali
Iveco, Ocean, e poi Sempre
in Lombardia, fermate di 2 ore anche in aziende del comprensorio di Legnano,
tra cui In Piemonte si sono avuti scioperi con assemblee in varie aziende della provincia di Cuneo, tra cui Bitron, Graziano Trasmissioni e Valeo. In
Toscana, scioperi a Piombino dove l’acciaieria Lucchini si è fermata per
due ore e Nelle
Marche hanno scioperato per 2 ore numerose aziende dei comprensori di Ancona
(tra cui Martedì 26 giugno, il testimone della lotta sarà portato avanti, con 2 ore di sciopero, dai lavoratori della Fiat Sata di San Nicola di Melfi (Potenza). Altri scioperi sono stati già annunciati in Lombardia nei comprensori di Legnano e Ticino Olona. Fiom-Cgil/Ufficio StampaRoma, 25 giugno 2007 |