COMUNICATO STAMPA

 

Finanziaria. Cremaschi (Fiom): “Se si confermano gli aggravi Irpef regionali e comunali, le lavoratrici e i lavoratori single avranno a gennaio una busta paga più leggera.”

 

L’Ufficio sindacale Fiom-Cgil ha diffuso una tabella che calcola gli effetti sulle buste paga di  gennaio della legge finanziaria e delle decisioni che vengono assunte in questi giorni da parte degli Enti locali sull’Irpef. Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom responsabile dell’Ufficio sindacale, ha così commentato questi dati.

“Abbiamo realizzato una simulazione che considera un aggravio dello 0,80 nell’Irpef comunale e regionale, così come deciso a Roma e nel Lazio e in Emilia-Romagna. Ci sono regioni e comuni ove l’addizionale Irpef resta invariata e altre dove l’aumento cumulativo rischia di essere superiore. In ogni caso, quello contenuto nella tabella da noi realizzata è un dato indicativo. Da esso emerge che l’aggravio dell’Irpef locale, sommato all’aumento dei contributi Inps, rischia di ridurre il salario netto per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori single e per quelli con figli a carico con reddito superiore a 35 mila euro.”

“È bene sottolineare, inoltre, che l’aumento della tassazione locale, l’aumento delle imposte sui servizi e sui trasporti, la rivalutazione degli indici catastali e i ticket sulla sanità incidono sul reddito disponibile dei lavoratori, sommandosi all’aggravio dell’Irpef locale e della contribuzione previdenziale. È sempre difficile una stima precisa dei costi di queste nuove tasse. In ogni caso, secondo l’associazione dei consumatori Adusbef il costo annuo per famiglia dell’insieme degli aumenti nelle tassazioni è di oltre 400 euro.”

“Dato che alcune delle misure prese in considerazione dall’associazione dei consumatori, ad esempio canone Rai e tariffe autostradali, riguardano beni non prioritari, si può stimare in almeno 280 euro all’anno l’aggravio medio non comprimibile per famiglia derivante da tali aumenti.”

“In conclusione, l’incidenza negativa sulle buste paga dell’aumento dell’Irpef locale, sommato all’aumento delle tasse sui servizi, comporta una riduzione del reddito netto disponibile per tutti coloro i quali percepiscono redditi oltre i 25 mila euro lordi, anche se hanno figli a carico e quindi godono degli sgravi previsti dalla finanziaria, nonché per tutti i lavoratori che non hanno carichi familiari, anche se collocati ai livelli più bassi.”

Allegata tabella

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 17 gennaio 2007