COMUNICATO STAMPA

  

Fincantieri. La maggioranza assoluta dei dipendenti, ha già firmato l’appello a Prodi contro la quotazione in Borsa. Bianchi (Fiom): “L’operazione non ha il consenso sociale necessario”

 

“Sono già 5.295 i dipendenti di Fincantieri che, ad oggi, hanno sottoscritto un appello a Prodi, promosso dalla Fiom-Cgil, contro la quotazione in Borsa di Fincantieri.”

“La maggioranza assoluta dei lavoratori del Gruppo, in tutto circa 9.200, ha dunque firmato chiedendo al Presidente del Consiglio di non dare corso al progetto di privatizzazione e di quotazione in Borsa di Fincantieri.” Ne ha dato notizia, oggi, una nota del Coordinamento Fincantieri della Fiom-Cgil in cui si ricorda che i firmatari dell’appello dichiarano di sottoscriverlo oggi perchè non vorrebbero trovarsi domani “a protestare inutilmente contro le delocalizzazioni, gli smembramenti, i tagli all’occupazione, le chiusure” che sono state subite dai lavoratori “in tante altre aziende”.

“Le firme già raccolte dimostrano che l’operazione non ha il consenso sociale necessario - ha affermato Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil della cantieristica navale - e questo è un fatto significativo alla vigilia dell’incontro di domani con il Governo e con l’Azienda.”

“Stanno firmando tutti: gli operai, i tecnici, gli impiegati, gli ingegneri. Non c’è nessun settore di Fincantieri - ha concluso Bianchi - in cui non sia diffusa la contrarietà al piano industriale presentato dall’Azienda e all’ingresso in Borsa”.

“La raccolta di firme iniziata due settimane fa - spiega la nota Fiom - proseguirà in tutti gli stabilimenti, estendendosi anche ai dipendenti degli appalti.”

 

                                                                                              Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 16 maggio 2007