COMUNICATO STAMPA

     

Salute e sicurezza. Fiom: con l’intervento di Rinaldini, si è conclusa a Roma la prima assemblea nazionale degli Rls

 

“Con questa Assemblea, la nostra organizzazione deve compiere una scelta precisa: quella di fare dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza i protagonisti dell’azione volta ad affermare nei fatti il diritto alla salute all’interno delle aziende metalmeccaniche.”

Lo ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, concludendo oggi a Roma i lavori della prima assemblea nazionale dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dei metalmeccanici Cgil.

“Questa scelta significa - ha proseguito Rinaldini - che innanzitutto dobbiamo coordinare l’azione che gli Rls già svolgono con grande merito nei loro luoghi di lavoro. Infatti, se non costruiamo una rete di rapporti e un’attività coordinata, le esperienze più avanzate che sono state già compiute in questi anni, sul piano locale rischiano di rimanere confinate là dove hanno avuto origine. Allo stesso modo, dobbiamo impegnarci a costruire adeguati strumenti di formazione e di informazione che possano arricchire le competenze degli Rls.”

“Deve essere però chiaro - ha aggiunto Rinaldini - che fare un investimento sul ruolo degli Rls non può e non deve significare che la nostra organizzazione deleghi a loro tutto il peso della lotta per migliorare la tutela della salute e della sicurezza. Questa battaglia può essere veramente efficace solo se, superando le evidenti difficoltà di cui abbiamo sofferto in questi anni, riusciremo a mettere la questione delle condizioni di lavoro al centro della nostra iniziativa sindacale.”

“Sappiamo infatti - ha spiegato Rinaldini - che le questioni della salute e della sicurezza si presentano in termini più gravi dove siamo più deboli o dove la nostra azione ha ottenuto minori risultati. Mi riferisco, in primo luogo, alle questioni connesse al modo in cui viene esercitato il lavoro; mi riferisco cioè alle questioni degli orari, dei ritmi, delle cadenze, e, insomma, della gravosità del lavoro che diventa usurante nella sua realtà quotidiana. Ma ci sono poi gli aspetti più acuti dell’emergenza ambientale interna ai luoghi di lavoro, come quelli connessi al dilagare delle lavorazioni in appalto e in subappalto che vengono esercitate sempre più spesso fuori da ogni controllo. Così come ci sono i segmenti deboli del lavoro, cioè quelli in cui sono utilizzati rapporti di tipo precario o in cui vengono impiegati, in prevalenza, lavoratori stranieri. Non per caso, sono proprio queste le aree del lavoro dipendente in cui c’è una allarmante crescita degli infortuni mortali.”

L’iniziativa odierna della Fiom, a cui hanno partecipato 200 Rls provenienti da tutta Italia, si è svolta presso l’Auditorium di via Rieti. Dopo la relazione introduttiva svolta da Giorgio Cremaschi, segretario nazionale e responsabile dell’Ufficio sindacale della Fiom-Cgil, sono intervenuti nel dibattito, tra gli altri, Paola Agnello Modica, segretaria confederale della Cgil, e Raffaele Minelli, presidente del patronato Inca Cgil.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 13 luglio 2007