COMUNICATO STAMPA

 

Fincantieri. Fiom: il Coordinamento di Gruppo propone a Fim e a Uilm assemblee in tutti gli stabilimenti per informare i lavoratori dei giudizi sindacali sul piano aziendale

Il Coordinamento nazionale Fiom-Cgil del gruppo Fincantieri ha diffuso oggi un comunicato di cui riportiamo ampi stralci.

 

“Il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri”, riunito a Roma, “ha discusso lo stato e le prospettive della vertenza con l’Azienda per il rispetto degli accordi e contro la privatizzazione e la quotazione in Borsa.”

“Il Coordinamento Fiom ribadisce il giudizio negativo sul piano strategico di Fincantieri.” L’Azienda “si lancia in un’avventura finanziaria – la Borsa – che non risolverà questi problemi e la spingerà inevitabilmente a compiere scelte destinate a indebolire la sua struttura industriale. Questi sono rischi concreti. L’acquisizione di un grande cantiere low cost in Ucraina prelude alla delocalizzazione della costruzione degli scafi che comporterà un drastico taglio di posti di lavoro nei cantieri italiani. Una volta trasferiti gli scafi, con l’allestimento delle navi già quasi del tutto terziarizzato, cosa resterebbe del profilo industriale di Fincantieri?”

“La decisione di scaricare Isotta Fraschini consegnandola nelle mani di una multinazionale” dimostra che “l’unità e l’integrità del gruppo non sono più considerate dall’Azienda un vincolo e una risorsa. Nella nuova linea strategica di Fincantieri tutti sono a rischio.”

“Il piano di investimenti è sovradimensionato e privo di ogni requisito di selettività e di sostenibilità. Invece di definire, come sarebbe necessario, un quadro di misure per alzare la qualità del modello produttivo di Fincantieri, si presenta come un insieme confuso e contraddittorio di annunci di decisioni di spesa il cui scopo principale è giustificare il ricorso al mercato dei capitali. Una volta quotata in Borsa, se mai questa ipotesi sciagurata dovesse tradursi in realtà, si accantonerebbero gli investimenti e si comincerebbe a parlare di riduzione di costi e di tagli.”

“Per queste ragioni, il Coordinamento Fiom chiede la convocazione immediata del tavolo di confronto con il Governo e apprezza l’iniziativa già assunta dai sindaci per rimettere in piedi il coordinamento nazionale dei Sindaci delle città cantieristiche.”

“Da queste scelte sbagliate dipende anche il non rispetto degli accordi. L’Azienda decide da sola e vuole imporre le sue scelte ai lavoratori.”

Il 21 febbraio “valuteremo le risposte che l’azienda ci darà su questi temi, poi però bisogna decidere cosa fare.”

“Il Coordinamento nazionale Fiom ritiene prioritario coinvolgere i lavoratori e propone a Fim e Uilm di convocare, dopo l’incontro del 21, assemblee in tutti gli stabilimenti per informare i lavoratori anche sui diversi giudizi che i sindacati hanno dato sul piano aziendale e ascoltare la loro opinione. Se Fim e Uilm non accetteranno questa proposta, la Fiom convocherà assemblee di organizzazione.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 12 febbraio 2007