COMUNICATO STAMPA |
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Fincantieri. Bianchi (Fiom): “Aker annuncia una riduzione dei
profitti e in Borsa perde il 35% in due giorni. Ecco che cosa aspetta
Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil della
cantieristica navale, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione. “Chi vuole farsi un’idea di cosa succederà a Fincantieri se verrà quotata in Borsa, dia un’occhiata a quanto accade in questi giorni in Norvegia. Le agenzie internazionali danno notizia di un catastrofico crollo alla Borsa di Oslo di Aker Yards, un importante gruppo di cantieri navali che è anche la sola società europea del settore quotata in Borsa. Il titolo, in soli due giorni, ha perso il 35% del suo valore.” “Il mercato azionario ha reagito in questo modo all’annuncio, dato venerdì 6 luglio dal management di Aker, di una possibile riduzione dei profitti a causa di problemi verificatisi nel secondo trimestre del 2007 nella costruzione di alcuni traghetti per i mercati del Nord Europa.” “Spero che questo disastro induca a riflettere il
Governo e tutti coloro che ci spiegano che Fincantieri avrebbe solo da
guadagnare da una quotazione in Borsa. Sembra impossibile immaginare una
dimostrazione più clamorosa di quanto “Negli ultimi due anni “Di fronte ai fatti di Oslo, è bene ricordare il titolo del recente Libro bianco della Fiom sul caso Fincantieri: Capire oggi cosa accade domani. Abbiamo ragione ad opporci alla quotazione di Fincantieri; ha ragione la stragrande maggioranza dei dipendenti della società che hanno firmato l’appello a Prodi contro tale quotazione. Tutti coloro che vogliono Fincantieri in Borsa e il Governo, che in modo avventato lo ha già previsto nel Dpf, hanno adesso l’obbligo di rispondere a questa domanda: che cosa sarebbe successo se la società italiana fosse stata quotata due anni fa?” Fiom-Cgil/Ufficio StampaRoma, 11 luglio 2007 |