COMUNICATO STAMPA

     

Nokia Siemens. Fim, Fiom, Uilm: “Il Governo si impegni a usare tutti gli strumenti utili nella vertenza”. Riusciti lo sciopero di 8 ore e la manifestazione nazionale a Roma

  

Si è svolto oggi lo sciopero nazionale di 8 ore dei lavoratori di Nokia Siemens Network. L’iniziativa di lotta è stata assunta da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil contro il piano annunciato dalla proprietà che prevede tagli occupazionali pari al 15 per cento degli addetti a livello globale e, per ciò che riguarda l’Italia, la vendita degli stabilimenti siti a Cassina de’ Pecchi (Milano) e a Marcianise (Caserta).

Lo sciopero ha avuto pieno successo e ha consentito ad alcune centinaia di lavoratrici e lavoratori di partecipare alla manifestazione nazionale che si è svolta oggi, a Roma, davanti alla sede del ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise.

“Il Governo deve impegnarsi con tutte le proprie energie e facendo ricorso a tutti gli strumenti utili per far recedere Nokia Siemens dalle sue intenzioni.” Lo ha detto il segretario generale della Uilm-Uil, Antonino Regazzi, parlando ai manifestanti giunti nella Capitale. “Non è accettabile – ha detto il segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini – che una multinazionale si comporti come sta facendo Nokia Siemens nel nostro Paese. Non è accettabile, cioè, che prima un Gruppo si espanda sostanzialmente acquisendo il controllo di un altro, come accaduto con Nokia e Siemens, e poi decida di licenziare centinaia di lavoratori o di disfarsi di interi stabilimenti, colpendo l’occupazione e indebolendo il tessuto produttivo del nostro Paese.”

Dopo il comizio, una delegazione sindacale guidata da Emilio Lonati (Fim), Laura Spezia (Fiom) e Fabrizio Fiorito (Uilm) è stata ricevuta dai rappresentanti del Ministero i quali hanno ribadito la contrarietà del Governo al progetto di dismissioni di Nokia Siemens e la volontà dello stesso Esecutivo di impegnarsi in questa vicenda, ritenuta emblematica, a tutela degli interessi industriali e occupazionali del nostro Paese. Un verbale dell’incontro sarà reso noto prossimamente.

I sindacati di categoria sostengono - anche sulla base degli impegni assunti da Siemens nel settembre scorso, prima del suo ingresso nell’alleanza con Nokia - che anche a fronte dei processi di riorganizzazione industriale avviati a livello globale da Nokia Siemens Network, in Italia deve rimanere l’intera “catena del valore” relativa all’attività del Gruppo stesso. In altri termini, i sindacati sostengono che l’Italia non può essere considerata da Nokia Siemens solo come un mercato in cui vendere i propri prodotti, ma come un Paese tecnologicamente avanzato in cui basare una porzione significativa della propria attività, dalla ricerca e sviluppo alla produzione, ai servizi.

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

 

 

Roma, 6 luglio 2007