La Segreteria
nazionale della Fiom-Cgil ha
diffuso oggi il seguente comunicato.
“
La Segreteria
nazionale della Fiom, dopo diffusi pronunciamenti delle Rsu delle
principali aziende metalmeccaniche, ha deciso di assumere le indicazioni
venute dai luoghi di lavoro e di proporre una vasta mobilitazione dei
metalmeccanici sulle pensioni che sia parte di una mobilitazione più
vasta di tutto il mondo del lavoro, fino allo sciopero generale.”
“
La Segreteria
nazionale della Fiom ribadisce i punti fermi che devono emergere dal
confronto sulle pensioni ed in particolare:
-
l’aumento delle pensioni più basse;
-
la separazione della previdenza dall’assistenza;
-
l’abolizione dello “scalone Maroni” con il
mantenimento del pensionamento volontario a 57 anni di età e 35 di
contributi e con il ripristino del diritto al pensionamento immediato per
le lavoratrici e i lavoratori che maturano 40 anni di contributi;
-
il mantenimento degli attuali coefficienti per coloro che
vanno in pensione con il sistema contributivo e il miglioramento di tale
trattamento soprattutto per le lavoratrici e per i lavoratori più giovani
e precari.”
“
La Segreteria
della Fiom ritiene che tali posizioni vadano sostenute con la
mobilitazione dei lavoratori anche per rispondere a una pressione evidente
delle imprese, della finanza e dei poteri economici che puntano, invece, a
ottenere dal Governo nuovi tagli del sistema pensionistico.”
“Sulla
base di questi orientamenti,
la Segreteria
nazionale della Fiom invita le proprie strutture ad operare per favorire
le iniziative di sciopero promosse dalle Rsu indicativamente tra il 13 e
il 15 giugno e comunque in previsione dei prossimi incontri con il
Governo, anche con iniziative esterne ai luoghi di lavoro, per rivendicare
una politica pensionistica che non penalizzi più il lavoro dipendente e
in particolare il lavoro industriale.”
Fiom-Cgil/Ufficio
stampa
Roma, 1° giugno 2007
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