COMUNICATO STAMPA |
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Fincantieri. Fim, Fiom, Uilm: “Dopo l’incontro con il
Governo, si apre il tavolo di confronto. Ora l’Azienda risponda alla
richiesta di incontro dei sindacati e delle Rsu” Le Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm hanno diffuso oggi
il seguente comunicato. “Il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm del gruppo Fincantieri considera importante l’incontro avuto oggi a Roma con il Governo perché consente, dopo tanti mesi, l’apertura di un confronto sulla privatizzazione e sulla quotazione in Borsa dell’Azienda. Non é stata presa nessuna decisione da parte del Governo che ha confermato, invece, l’interesse ad approfondire gli argomenti sostenuti dal sindacato e dai Sindaci delle città marinare, che sono anch’essi intervenuti. Parte così un confronto che dovrà riguardare la prospettiva industriale di Fincantieri, a partire dallo stato attuale dell’Azienda. Il Governo si è impegnato a confrontarsi sulla dimensione dei fabbisogni finanziari necessari a sostenere gli investimenti, lasciando aperte diverse possibilità per il reperimento delle risorse necessarie. Il Governo, inoltre, si è dichiarato disponibile a discutere anche di un diverso assetto societario di Fincantieri, riconoscendo che è contraddittorio che un’azienda strategica sia gestita da Fintecna, il cui ruolo è quello di dismettere le attività dell’ex Iri.” “Il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm sollecita l’Azienda a concordare una data per l’incontro, già richiesto da tre settimane, per discutere sul piano aziendale e sul rispetto degli accordi in materia di organici, appalti, salario e sicurezza, apprendistato, assistenza sanitaria integrativa. Il modello produttivo su cui l’Azienda ha giocato la carta della competitività presenta forti criticità e questo produce effetti di arretramento industriale e competitivo. Lo scadimento della qualità della progettazione – in larga misura dovuto al fatto che viene appaltata – ha ormai effetti negativi su tutta la filiera produttiva, con ritardi nei tempi di esecuzione delle commesse e i relativi aggravi dei costi. L’allargamento degli appalti e, insieme, le crescenti difficoltà nella programmazione e nel controllo del lavoro incidono pesantemente sulle condizioni di sicurezza e di lavoro di tutti. Questo confronto con l’azienda è quindi assolutamente necessario e urgente.”
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm Roma, 30 novembre 2006 |