COMUNICATO  STAMPA

 

Fincantieri. Bianchi (Fiom): “Se l’Azienda non rispetta l’accordo del 2004, non attenderemo che scada per aprire una nuova vertenza.” Oggi sciopero unitario di due ore nel Gruppo

 

" La Fincantieri non sta rispettando l'accordo del 2004 su organici, appalti e salario. Noi consideriamo questa mancata applicazione come una disdetta anticipata di tale accordo. Se nel frattempo l'Azienda non avrà dimostrato di aver cambiato idea con atti concreti, a settembre anticiperemo la vertenza di Gruppo senza attendere, a fine 2007, la naturale scadenza dell'accordo stesso.” Lo ha detto Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil delle costruzioni navali, intervenendo a Monfalcone (Gorizia) nel corso dell’assemblea dei lavoratori del cantiere, il più grande del Gruppo.

Oggi, infatti, i 9 mila dipendenti della Fincantieri hanno partecipato allo sciopero nazionale di due ore, con assemblee di stabilimento, indetto da Fim, Fiom, Uilm contro la privatizzazione e la quotazione in Borsa del Gruppo e per il rispetto dell’accordo aziendale del 2004. Sciopero che era stato indetto unitariamente dal Coordinamento nazionale Fincantieri a seguito dell’incontro avuto con l’Azienda la settimana scorsa e conclusosi negativamente.

“La quotazione in Borsa - ha detto ancora Bianchi - mette a rischio la Fincantieri e migliaia di posti di lavoro. Per questa ragione, se il Governo darà semaforo verde al progetto dell’amministratore delegato, Bono, porteremo i lavoratori del Gruppo davanti a Palazzo Chigi.”

 

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

  Roma, 29 giugno 2006