COMUNICATO
SINDACALE
Una
forte, unitaria mobilitazione per rilanciare il gruppo Getronics
Le
Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm, il Coordinamento nazionale
Getronics, delle Aziende controllate e di Alchera, e.Ducationlab e
Sume, riunitesi a Roma il 27 marzo 2006: denunciano all’opinione
pubblica il grave stato del Gruppo: dopo l’annuncio della corporate
olandese, il 17 gennaio, di voler cedere il controllo della Società
Getronics Italia, rifiutando ogni confronto di merito con i
rappresentanti dei lavoratori e non presentandosi neppure
all’incontro con il Governo, Getronics N. V. dimostra assenza di
responsabilità sociale e mette a rischio il posto di lavoro di quasi
2.000 lavoratrici e lavoratori. Rivendicano L’apertura
di un tavolo negoziale sul futuro del Gruppo. Questo può avvenire
solo in un tavolo governativo, presso il ministero delle Attività produttive,
alla presenza delle Regioni e con Chiedono Al
Governo e alle Istituzioni un ruolo attivo che impedisca alla
corporate di ridurre la propria presenza in Italia, evitando di
lasciare in mano al management e ai consulenti aziendali la ricerca di
soluzioni ed esprimendosi con chiarezza contro qualsiasi ritorno,
diretto o indiretto, di coloro che hanno portato il Gruppo in questa
situazione. Le
rappresentanze dei lavoratori e le Segreterie nazionali Fim, Fiom,
Uilm, sottolineano, le potenzialità della Getronics Italia. Questa
situazione di grande difficoltà è frutto di scelte sbagliate e
fortemente contrastate dal sindacato. Il Gruppo Getronics è l’azienda
informatica che, in Italia, ha la maggiore diffusione territoriale,
una presenza leader nella Pubblica Amministrazione, un partner
importante in molte regioni, un patrimonio professionale riconosciuto
dal mercato. Queste
condizioni rendono possibile, oltre che necessario, costruire una
politica di rilancio, con investimenti da parte della corporate, il
ruolo attivo del Governo e delle Regioni. Respingiamo ogni eventuale
disegno di fare a pezzi il Gruppo o di far pagare ai lavoratori
processi di ristrutturazione. La storia recente ha già ampiamente
dimostrato che queste misure, drammatiche socialmente, non risolvono,
anzi hanno aggravato la situazione. La strada da seguire è quella
dell’integrità del gruppo, della specializzazione delle
controllate, dell’annullamento delle recenti esternalizzazioni per
ridare garanzia d’intervento e capacità professionale ai clienti
attuali e futuri. Fim,
Fiom, Uilm e le rappresentanze dei lavoratori hanno deciso: -
di inviare una lettera all’ambasciata olandese per chiedere un
intervento sulla Corporate. -
Di diffidare l’azienda da mettere in atto unilateralmente modifiche
all’organizzazione, alla professionalità e agli orari. -
Di verificare, da parte del ministero delle Attività produttive,
l’esistenza di illeciti da parte di Innotech/Alchera nelle vicende
legate a Soveria Mannelli. -
Di organizzare l’invio di una nutrita delegazione ad Amsterdam per
manifestare presso la sede della Corporate e i suoi maggiori
clienti/azionisti nel caso questa continui a rifiutare l’incontro
con le Istituzioni e il Coordinamento. -
Di mantenere un rapporto stretto con il Consiglio aziendale europeo e
le organizzazioni sindacali degli altri paesi. -
Di proclamare 4 ore di sciopero in tutte le realtà del Gruppo e dei
lavoratori esternalizzati da effettuarsi entro il 7 aprile con
iniziative territoriali unificanti e mirate al coinvolgimento delle
Istituzioni e dell’opinione pubblica. Lavoratrici
e lavoratori sostenete le posizioni sindacali, partecipate alle assemblee e alle iniziative Fim, Fiom, Uilm nazionali Roma, 28 marzo 2006 |