COMUNICATO STAMPA

 

Polti. Cremaschi (Fiom): “Diciamo no alla progettata chiusura dello stabilimento di Cosenza. L’Azienda ritiri le procedure di licenziamento di oltre 200 lavoratori”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“All’incontro al ministero delle Attività Produttive, previsto per lunedì 30 gennaio, la Polti dovrà ritirare la procedura di licenziamento dei dipendenti del suo stabilimento di Cosenza, procedura mirata alla chiusura della fabbrica. Consideriamo infatti gravissimo che un’Azienda che ha usufruito di finanziamenti pubblici e di agevolazioni di tutti i tipi possa decidere impunemente di delocalizzare le produzioni in Cina, smantellando la fabbrica e lasciando sulla strada più di 200 lavoratori con le loro famiglie. Gravissime sarebbero anche le ripercussioni sull’indotto che porterebbero al rischio della perdita di un migliaio di posti di lavoro.”

“Per queste ragioni deve essere chiaro che, ove la proprietà decidesse di procedere nelle sue scelte, chiederemo un intervento rigoroso di tutte le Istituzioni per garantire l’attività produttiva e i posti di lavoro, anche addossando alla proprietà tutti i costi dell’operazione.”

“In caso di mancato accordo, coinvolgeremo nella mobilitazione anche lo stabilimento Polti sito nella provincia di Como. Inoltre non escludiamo di lanciare una campagna nazionale di boicottaggio dei prodotti Polti in tutti i centri commerciali. La nostra intenzione è quella di sviluppare una campagna di solidarietà con i lavoratori della Polti Sud che vedrà la mobilitazione della categoria, del territorio, dell’opinione pubblica, per impedire questa vera e propria devastazione nei confronti di un territorio e di una regione che hanno bisogno come non mai di sviluppo e di seria imprenditorialità. Di fronte a questa gravissima vicenda, sarà la stessa Confindustria, che più volte ha parlato di eticità nei comportamenti imprenditoriali, ad essere chiamata in causa.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 27 gennaio 2006