COMUNICATO
STAMPA
Fincantieri. Fiom: “Lo strappo della Fim: adesso dice sì al
piano Bono”. Da settembre campagna dei metalmeccanici Cgil contro
privatizzazione e quotazione in Borsa del Gruppo
Il Coordinamento nazionale
Fiom-Cgil del gruppo Fincantieri ha diffuso un comunicato di cui
riportiamo ampi stralci.
“
La Fim-Cisl
ha diffuso un documento del suo Coordinamento nazionale in cui abbandona
definitivamente le precedenti posizioni unitarie e si schiera a sostegno
del piano dell’amministratore delegato Bono, dicendo sì alla quotazione
in Borsa di Fincantieri.”
“Forse per tranquillizzare i lavoratori,
la Fim
cerca di distinguere tra la privatizzazione, cui si dice contraria, e la
quotazione in Borsa, cui è favorevole. Ma questa distinzione è
impossibile. Tra privatizzazione e quotazione in Borsa c’è un nesso
inscindibile: la vendita sul mercato finanziario della maggioranza del
pacchetto azionario (almeno il 70 per cento) di Fincantieri altro non è
che il modo per privatizzare la società.”
“A quel punto
la Fincantieri
sarà una società scalabile e, dopo la recente abolizione della golden share, anche il fatto che una quota possa restare in mano
pubblica non garantisce assolutamente nulla. Oggi Fincantieri è libera di
affrontare il mercato e le sue sfide con le sue capacità industriali.
Domani - se quotata in Borsa - dovrà rispondere alle continue richieste
del suo nuovo azionista, appunto
la Borsa
, che chiede rendimenti a due cifre.”
“
La Fincantieri
, come dimostra tutta la fase successiva alla riorganizzazione di
Guarguaglini, può stare sul mercato, fare utili e così autofinanziare i
suoi programmi di investimenti e persino nuove acquisizioni, ma non può e
non potrà mai garantire i livelli e la progressione di redditività che
la Borsa
pretende. Per questo quotare in Borsa Fincantieri significa esporla a un
rischio mortale. Alla fine, a pagare sarebbero i lavoratori.”
“Per tutte queste ragioni,
la Fiom
lancerà a settembre una grande campagna di mobilitazione contro la
privatizzazione e la quotazione in Borsa. Tale campagna si svolgerà nei
cantieri, nelle sedi e nelle città, e sarà aperta a tutti coloro che
considerano l’entrata in Borsa un errore strategico e, quindi, vogliono
contrastare questa ipotesi e indurre il Governo a non avallare questo
progetto.”
La Fiom
ha già convocato per il 7 e 8 settembre il suo Coordinamento nazionale
del gruppo Fincantieri.
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma, 26 luglio 2006 |