Confindustria. Cremaschi (Fiom): “La relazione di Montezemolo negativa per i lavoratori e per il Paese. Non c’è nessuno spazio per il ritorno alla concertazione”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“La relazione che oggi Montezemolo ha tenuto di fronte all’assemblea di Confindustria concentra in sé tutti i luoghi comuni e il più tradizionale conservatorismo della sua organizzazione: gli imprenditori fanno tutto ciò che è per loro possibile, mentre sono lo Stato e i lavoratori che adesso devono pagare.”

“Nella relazione, si chiede una somma enorme di finanziamenti pubblici alle imprese che, naturalmente, non garantiscono in cambio nulla. Anzi, si difende tutta la politica del lavoro del passato Governo. Nella sostanza i lavoratori devono concedere la precarietà, lo Stato deve ridurre il costo del lavoro. E’ la ricetta di sempre della Confindustria, quella che ha portato il Paese alla crisi e alla caduta di competitività di oggi.”

“Con questa relazione finiscono anche i timidi accenti autocritici che segnarono l’avvio dell’attuale presidenza di Confindustria e i fischiatori di Vicenza conquistano, nei fatti, l’egemonia dell’Organizzazione. Con questa Confindustria non c’è nessuno spazio per un ritorno alla concertazione e consiglierei al Governo di guardare attentamente alla questione del cuneo fiscale, per non concedere inutili regali a chi non li merita.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 25 maggio 2006