Cuneo fiscale. Cremaschi (Fiom): “Due terzi alle imprese e un terzo ai lavoratori: ecco l’idea di equità del presidente di Confindustria”

  

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, ha così commentato le dichiarazioni del presidente di Confindustria sul cuneo fiscale.

 

“E’ davvero una singolare idea di equità quella di chi dice “un terzo a te e due terzi a me”. Il presidente della Confindustria, con una sua recentissima dichiarazione, ha messo le mani avanti chiarendo che la riduzione di cinque punti del costo del lavoro annunciata dal governo Prodi dovrà andare per due terzi a vantaggio delle imprese.”

“E’ bene ricordare che questa riduzione verrà integralmente pagata dal fisco, e cioè dai cittadini. E’ inoltre evidente che questa stessa riduzione dovrebbe contribuire, in primo luogo, a migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori. La dichiarazione rilasciata martedì da Montezemolo è quindi un atto di pura arroganza che, tra l’altro, dimostra come la Confindustria , al di là delle affermazioni di principio, continui a puntare sulla riduzione del costo del lavoro e del salario come condizione per la competitività, quando la stessa Istat ci dice che il costo del lavoro italiano è uno dei più bassi tra quelli dei paesi industriali.”

“Per quanto ci riguarda, non solo non siamo d’accordo con una simile ripartizione dell’annunciata operazione di intervento sul cuneo fiscale, ma pensiamo, al contrario, che tutta la quota di tale riduzione del costo del lavoro debba in qualche modo trasferirsi in incrementi delle retribuzioni nette dei lavoratori; retribuzioni che, oggi, sono in fondo alle classifiche europee.”

 

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 24 maggio 2006