Fondi pensione. Durante (Fiom): “Nel sindacato, nessuno mette in discussione la libertà di scelta dei lavoratori sul Tfr, ma l’ultima puntata di Report ha fatto più confusione che informazione”

 

Fausto Durante, segretario nazionale della Fiom-Cgil responsabile per la previdenza complementare, ha rilasciato in serata la seguente dichiarazione.

“La puntata di Report del 21 maggio, dedicata al tema della previdenza complementare con particolare riferimento all’utilizzo del Tfr, ha purtroppo avuto il torto di mescolare argomenti e aspetti tra loro diversi, sia rispetto ai fondi pensione, che al rapporto tra questi e i comportamenti del mercato finanziario.”

“Il modo in cui nella trasmissione si sono voluti indagare questi rapporti, invece di produrre informazione e chiarezza, ha finito per provocare confusione.”

“Nessuno mette in discussione la libertà di scelta del lavoratore su dove collocare il proprio Tfr: anche la legge che entrerà in vigore nel 2008 lascia aperte varie possibilità.”

“Il danno prodotto dal programma televisivo sta però, soprattutto, nell’aver omesso di chiarire che esistono fondi pensione assai diversi tra loro; diversità che, tra l’altro, è da qualche anno oggetto di un palese scontro politico. I fondi promossi da assicurazioni e banche sono prodotti di mercato, mentre i fondi negoziali di categoria sono strumenti, senza fini di lucro, creati dalle parti sociali per integrare la pensione dei lavoratori dipendenti. Proprio per questo, i fondi negoziali offrono garanzie di trasparenza, costi più bassi e un rendimento superiore a quello del Tfr.”

“I fondi negoziali sono, tra l’altro, impegni sanciti dai Contratti nazionali di lavoro: anche per questo sono gestiti con prudenza e sottostanno a particolari controlli. Se qualcuno ritiene che questi impegni debbano essere rimessi in discussione, pensando magari che si possa tornare a prima della riforma Dini, rischia di inseguire un’illusione creando aspettative irrealizzabili.”

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 23 maggio 2006