COMUNICATO STAMPA

 

Fiat. Masini (Fiom): “il nuovo piano industriale del Gruppo permette di guardare al futuro di tutti gli stabilimenti con maggiore serenità. Necessario un tavolo per Termini Imerese”

 

Enzo Masini, coordinatore nazionale Fiom-Cgil per il settore Auto, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“In data odierna, tra il gruppo Fiat e i sindacati dei metalmeccanici, Fim, Fiom, Uilm, Fismic è stato raggiunto l’accordo a seguito dell’incontro svoltosi a Torino venerdì 15 dicembre, relativo al piano strategico 2007-2010 e al piano industriale 2007-2008.”

“Il piano industriale prevede per tutte le principali società del Gruppo (Fiat Auto, Powertrain, Magneti Marelli, Iveco, Cnh) uno sviluppo consistente che avrà luogo non solo negli stabilimenti esteri o con le joint venture in Cina, India, Russia e Turchia, ma anche nel nostro Paese.”

“Per l’Italia, il piano prevede una crescita dei volumi prodotti, un utilizzo più intenso degli impianti e, conseguentemente, apprezzabili incrementi occupazionali.”

“L’accordo affronta, in particolare, il futuro dello stabilimento Auto di Termini Imerese, prevedendo non solo la sua sopravvivenza fino agli inizi del 2009 con la produzione della Lancia Y, ma delineando le sue possibilità di sviluppo successive allo stesso 2009 con un piano che prevede, a sua volta, la realizzazione degli investimenti necessari all’avvio di una nuova produzione con volumi crescenti e con lo sviluppo di un indotto adeguato.”

“Per la concretizzazione di questo piano, Fiat e sindacati di categoria chiedono l’apertura di un tavolo negoziale con il Governo e con la partecipazione della Regione Sicilia e degli Enti locali interessati.”

“Nei prossimi mesi, in tutti gli stabiliemmni del gruppo Fiat si terranno degli apposti incontri per discutere delle ricadute del piano industriale ai quali seguirà, nella prossima primavera, un incontro nazionale di verifica.”

“Nel 2006 Fiat, il più grande gruppo industriale italiano, dopo molti anni di riduzioni occupazionali ha registrato un incremento degli addetti superiore alle 1000 unità. Il piano presentato permette adesso di guardare ai prossimi anni con maggiore tranquillità e offre l’occasione per discutere, stabilimento per stabilimento non solo le problematiche connesse al lavoro a turni, ma anche quelle relative alle condizioni di lavoro e all’occupazione.”

 

 Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 18 dicembre 2006