COMUNICATO STAMPA
Galileo Avionica. Haertter
(Fiom): “Significativa l’audizione informale che si è svolta oggi
presso “È un fatto significativo e nuovo che la
presidenza della Commissione lavoro della Camera si sia impegnata ad
approfondire alcuni problemi connessi alla vertenza di Gruppo in corso
presso Galileo Avionica ed a richiamare sulla vicenda l’attenzione di
altre istituzioni come il ministero del Tesoro ed il ministero per lo
Sviluppo Economico.” Lo ha dichiarato Sveva Haertter, coordinatrice
nazionale di Galileo Avionica per Nel corso dell’audizione, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e una rappresentanza delle Rsu di Galileo Avionica hanno sollevato, a partire dalla vertenza aziendale in corso, il problema generale della procedura prevista per la cessione di rami d’azienda. “Procedura che, anche a seguito dei peggioramenti introdotti dalla legge 30, non pone – ha affermato Haertter – vincoli concreti alle aziende e non prevede sufficienti garanzie per le lavoratrici ed i lavoratori. È stato inoltre evidenziato che tali procedure, nel corso degli anni, hanno prodotto una frammentazione del tessuto industriale in Italia, con pesanti impatti sull’occupazione, generando di conseguenza anche costi sociali rilevanti.” “È un fatto positivo che le questioni politiche di valenza generale poste da questa vertenza aziendale vengano seguiti dalle istituzioni”, ha detto ancora Haertter. “L’esternalizzazione avviata da Galileo Avionica – ha spiegato Haertter – avviene nell’ambito di un progetto più ampio della capogruppo Finmeccanica che, in prospettiva, potrebbe comportare il passaggio di diverse attività e di un numero rilevante di lavoratrici e lavoratori dalle aziende del Gruppo ad altre imprese private; si avvierebbe così l’ennesimo processo di privatizzazione strisciante di parti rilevanti di uno degli ultimi grandi gruppi che vede una partecipazione dello Stato attraverso la presenza del ministero del Tesoro.” “L’esternalizzazione di attività rilevanti rispetto al ciclo produttivo, anche se apparentemente accessorie, rischia in prospettiva – ha concluso Haertter – di avere conseguenze negative sull’intero ciclo. Questo, per giunta, in aziende ad elevato contenuto tecnologico che operano in settori strategici e, in prevalenza, su commesse militari.” Fiom-Cgil/Ufficio
stampa
Roma, 13
settembre 2006
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