COMUNICATO STAMPA

 

 

Contratto metalmeccanici. Fim, Fiom, Uilm: dopo la sospensione del negoziato, voluta da Federmeccanica, esplode in tutta Italia la protesta dei lavoratori

 

E’ esplosa in tutta Italia la protesta dei metalmeccanici giunti, in questa seconda settimana di gennaio, al quinto giorno consecutivo di lotta per il Contratto. Le notizie provenienti dalla sede centrale della Confindustria - dove, nella tarda serata di giovedì 12, la Federmeccanica ha sospeso il negoziato - hanno avuto un effetto di moltiplicatore dell’iniziativa sindacale.

Da Trento a Foggia, da Trieste a Termini Imerese, migliaia e migliaia di metalmeccanici hanno abbandonato i propri luoghi di lavoro riversandosi sulle strade circonvicine alle zone industriali sparse dal Nord al Sud del nostro Paese o portando la loro protesta nel cuore delle grandi città.

E’ accaduto così a Genova dove, dal Ponente alla Valpolcevera, diversi cortei hanno paralizzato il traffico. All’Ilva di Cornigliano lo sciopero è stato prolungato a 8 ore su tutti e tre i turni. E’ accaduto così a Firenze, dove migliaia di lavoratori hanno dato vita dapprima a un presidio davanti all’Associazione industriali in via Valfonda, e si sono poi diretti verso la Fortezza da Basso, effettuando un volantinaggio all’ingresso di “Pitti immagine uomo”. E’ accaduto così nei paesi della cintura industriale di Torino, da Airasca a Villarperosa, da Ciriè a Collegno.

A Napoli, i lavoratori del perimetro Ansaldo di via Argine hanno manifestato nei pressi degli svincoli autostradali di San Giovanni a Teduccio, mentre quelli dell’Alenia Aeronautica di Casoria si sono riversati sulla statale nel tratto adiacente allo stabilimento. Intanto a Roma i lavoratori della Ericsson e della Johnson hanno abbandonato le sedi aziendali riversandosi sulla via Anagnina. Mentre ad Ancona i lavoratori sono usciti dai cantieri navali per il terzo giorno consecutivo.

Quattro ore di sciopero nella zona industriale di Potenza, come a Forlì. Otto ore a Chieti, a Teramo, nel Basso Molise, nelle province di Isernia e Campobasso, alla Teksid di Vercelli, alla Ugine e alla Alz di Lodi.

Ancora 4 ore nella zona siderurgica di Piombino come nel resto della provincia di Livorno, nella provincia di Pistoia, nel comprensorio Verbania-Cusio-Ossola e in provincia di Avellino.

Due ore di sciopero alla Firema di Caserta, alla Selex Communications di Pomezia, nelle provincie di Novara, Vercelli e Foggia. Due ore di sciopero anche nelle imprese di appalto dell’Ilva di Taranto. Scioperi articolati nel Fabrianese e nella zona di Jesi. In Trentino, hanno scioperato per l’intera giornata la Zf Hurt di Arco, la Coster di Caldonazzo, la Ebara di Cles, la Lowara di Malè e la Dana di Rovereto con presidi davanti ai cancelli.

In provincia di Brescia 8 ore di sciopero alla Iveco. A Lecco, 3 ore di sciopero nelle principali aziende. A Mantova, sciopero alla Marcegaglia di Gazoldo e alla Belleli, con presidio al vicino Rondò autostradale. A Siena, per il secondo giorno consecutivo, scioperi articolati allo stabilimento della Trigano. A Caserta, sciopero alla Siemens, alla Marconi Automative Systems, e alla Incard, con manifestazione davanti alla Reggia.

Impossibile segnalare tutte le iniziative di lotta che hanno coinvolto anche l’Udinese, la Bassa Friulana , la provincia di Asti, l’area industriale di Siracusa, le provincie di Arezzo, Grosseto e altre zone.

 

 

                                                                                              Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

 

 

Roma, 13 gennaio 2006