COMUNICATO STAMPA

 

 Fincantieri. Fim, Fiom, Uilm chiedono ai presidenti di Camera e Senato che il Governo sia chiamato a riferire in Parlamento sulla quotazione in Borsa del Gruppo

 

Le Segreterie nazionali dei sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno scritto due lettere indirizzate, rispettivamente, al Presidente del Senato, sen. Franco Marini, e al Presidente della Camera, on. Fausto Bertinotti. Lettere con cui chiedono ai Presidenti dei due rami del Parlamento di ricevere una delegazione delle strutture Fim, Fiom, Uilm interessate alla Fincantieri e delle Rsu degli stabilimenti del Gruppo.

Tali delegazioni dovrebbero, a loro volta, illustrare direttamente ai Presidenti delle Camere due principali richieste. La prima è relativa alla possibilità di prevedere una sessione di dibattito in Aula sul progetto di privatizzazione e di quotazione in Borsa di Fincantieri. Infatti, fino ad oggi, l’argomento è stato oggetto di una Audizione informale dei sindacati da parte della commissione Trasporti della Camera; Commissione che ha già posto in calendario altri incontri sullo stesso tema. I sindacati, però, data l’importanza strategica di Fincantieri per le sorti della nostra struttura industriale, ritengono che il tema debba essere discusso anche dalle due Camere nella loro interezza. Inoltre, i sindacati prospettano, ai Presidenti delle Camere, la necessità che anche il Governo sia chiamato di fronte ai due rami del Parlamento “a dichiarare che cosa intende fare in relazione al processo di quotazione in Borsa di Fincantieri”.

“Fin dallo scorso mese di giugno – ricordano i sindacati – abbiamo chiesto di incontrare il Governo per poter conoscere le sue intenzioni e per esprimere le nostre posizioni su queste stesse materie, prima che una decisione sia assunta.” Tuttavia, i sindacati affermano di non aver ancora ricevuto dal Governo alcuna risposta.

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

 

Roma, 12 ottobre 2006