COMUNICATO  STAMPA

 

Fiom. Il documento approvato dall’Assemblea nazionale dei metalmeccanici Cgil

 

 

Si è riunita oggi a Roma, presso il Teatro Eliseo, l’Assemblea nazionale della Fiom-Cgil. Vi trasmettiamo il testo integrale del documento conclusivo approvato con un voto contrario e una astensione.

1) L’Assemblea Nazionale dei delegati della Fiom esprime un primo giudizio negativo su quanto sinora esplicitato dal Governo sulla Finanziaria.

Dopo una prima manovra che, pur tra contraddizioni e limiti, pare indirizzata verso una politica di equità sociale,  quanto annunciato sul Dpef va in un’altra direzione.

I ventilati e non precisati tagli alla spesa pensionistica, sanitaria, degli Enti Locali, nell’impiego pubblico, prefigurano una riduzione inaccettabile della spesa e delle prestazioni sociali che contraddice ogni progetto di risanamento con giustizia.

La Fiom ritiene che sia necessaria un’altra impostazione per il risanamento del debito pubblico che parta dalla necessità di non frenare la ripresa economica e di agire con una redistribuzione del reddito e della ricchezza.

Per questo occorrono tempi più lunghi dei pochi mesi della manovra da 35 miliardi di euro. E’ necessario ricontrattare con le sedi europee i tempi di rientro del deficit, in maniera da far sì che le misure strutturali di lotta all’evasione fiscale e di tassazione sulle rendite e sui grandi patrimoni facciano il loro effetto.

E’ necessario che il movimento sindacale predisponga una propria piattaforma per il risanamento nella giustizia sociale e che questa piattaforma sia sottoposta al confronto e alla discussione tra i lavoratori e sia sostenuta con adeguate iniziative di lotta.

La Fiom sottolinea in particolare la necessità che la spesa sociale pubblica non solo non diminuisca, ma cresca fino a raggiungere almeno la media europea.

La Fiom sottolinea criticamente la scelta del Governo di procedere alla riduzione di 5 punti sul costo del lavoro.

E’ questa una misura costosa e che non affronta i reali problemi di competitività del paese che non sono certo determinati dal costo del lavoro. In ogni caso, interventi sul costo del lavoro possono essere solo selettivi, privilegiando il lavoro a tempo indeterminato, riducendo il fiscal drag sulle buste paga e senza intaccare la contribuzione pensionistica.

La Fiom condivide il giudizio negativo espresso da Cgil, Cisl, Uil sui tassi di inflazione programmata definiti dal Governo. In ogni caso, però, la Fiom ritiene non più attuabile una politica di definizione concorde o condivisa dei tassi di inflazione.

Come da mandato congressuale, la Fiom ribadisce che i rinnovi contrattuali dovranno essere effettuati sulla base di un’autonoma valutazione sindacale sia sull’inflazione, sia sulla redistribuzione della ricchezza.

2) La Fiom assume l’impegno della campagna “Stop precarietà ora” a organizzare un movimento per l’abrogazione delle leggi 30, Bossi-Fini, Moratti e per una nuova legislazione sul lavoro, sulla scuola e sui diritti sociali.

Per organizzare la mobilitazione, che sfocerà in una manifestazione nazionale in autunno, è necessario anche un percorso di confronto articolato nei territori, a cui la Fiom intende dare un forte contributo.

3) La Fiom conferma l’impegno congressuale di dare avvio già con settembre alla preparazione, assieme a Fim e Uilm, del rinnovo del Contratto nazionale, in modo da poter presentare la piattaforma almeno 3 mesi prima della scadenza formale del Contratto e cioè entro febbraio-marzo 2007.

E’ necessario accompagnare il rinnovo del Contratto nazionale con un ulteriore sviluppo della vertenzialità aziendale che, in particolare, affronti i temi della condizione di lavoro.

Pur in un contesto di risultati che globalmente vedono una crescita della Fiom, alcuni recenti rinnovi delle Rsu, soprattutto in grandi aziende e tra gli operai, hanno dato risultati non soddisfacenti sui quali è necessario aprire un’adeguata riflessione.

Tale riflessione dovrà essere accompagnata dalla ricerca degli strumenti necessari per organizzare la contrattazione nei luoghi di lavoro, soprattutto in quelle grandi realtà nelle quali la funzione delle Rsu, da sola, è chiaramente insufficiente.

Per sviluppare il confronto sui temi della condizione di lavoro, la Fiom darà avvio a settembre all’inchiesta di massa decisa al Congresso. Tale iniziativa dovrà vedere coinvolte tutte le strutture e tutta l’organizzazione della Fiom.

Per dare avvio al confronto e all’iniziativa della Fiom in questa fase, verranno convocate in tutte le realtà territoriali da qui alla fine di settembre assemblee territoriali dei delegati nelle quali verranno affrontati i principali temi dell’iniziativa sindacale, sia a livello generale, che di categoria, che di luoghi di lavoro.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

 

Roma, 7 luglio 2006