COMUNICATO  STAMPA

 

Finmeccanica. Cremaschi (Fiom): “No a uno spezzatino che frantumi Datamat”. 

Oggi sciopero di 4 ore nel Gruppo

 

“La lotta dei lavoratori Datamat ed Elsag è giusta perché non è possibile accettare un altro spezzatino industriale che frantumi produzioni e occupazioni in un settore strategico per il Paese. Per questo, abbiamo chiesto a Finmeccanica l’apertura di un tavolo di gruppo e la salvaguardia delle attività produttive e dell’intera occupazione di Elsag e Datamat. Per questo, sosteniamo la mobilitazione in atto dei lavoratori che dovrà continuare fino al raggiungimento di un piano industriale condiviso e positivo.”

Lo ha dichiarato Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, in relazione allo sciopero di 4 ore effettuato oggi dalle lavoratrici e dai lavoratori del gruppo Datamat. In occasione dell’iniziativa di lotta, una delegazione dei dipendenti Datamat ha anche effettuato un presidio presso la sede Finmeccanica, a Roma, assieme a rappresentanze di Elsag.

Il gruppo Datamat, recentemente acquisito da Finmeccanica, impiega quasi 1.000 addetti. La collocazione di Datamat all’interno del gruppo Elsag ha dato luogo a un processo di ristrutturazione che, sinora, non è stato sottoposto ad alcun confronto sindacale.

“La preoccupazione che il processo di ristrutturazione comporti lo spezzettamento del gruppo Datamat e quindi la perdita di assetti fondamentali quali la divisione banche, finanze e assicurazioni e la divisione telecomunicazioni - ha spiegato Cremaschi - è senz’altro motivata. Peraltro, anche all’interno dell’Elsag è in atto un processo di ristrutturazione che ha portato a esternalizzazioni e cessioni avvenute senza il consenso delle organizzazioni sindacali. Si è aperta così una fase di grande incertezza per tutto il gruppo Elsag-Datamat con oltre 3.000 lavoratori ad alta professionalità, impiegati in settori strategici dell’informatica e delle telecomunicazioni, che subiscono i rischi di una pesante ristrutturazione.”

La Fiom - ha aggiunto Cremaschi - ha chiesto a Finmeccanica di aprire immediatamente un tavolo di gruppo, senza procedere ad ulteriori ristrutturazioni, per affrontare in quella sede la definizione di un piano industriale che salvaguardi produzione e occupazione, sia nel settore militare, sia in quello civile. Quest’ultimo, in particolare, deve rimanere nell’ambito delle attività fondamentali del Gruppo stesso.”

“Per queste ragioni – ha concluso Cremaschi - la Fiom condivide la mobilitazione decisa dalle Rsu Datamat ed Elsag che dopo la giornata di lotta del 4, in attesa dell’incontro richiesto, avrà un altro appuntamento per venerdì 7 aprile.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 4 aprile 2006