COMUNICATO  STAMPA

 

Getronics. Masini (Fiom): “dopo le dimissioni di Schisano, la proprietà non scarichi sui lavoratori gli errori dei manager italiani”. Il 14 marzo sciopero e incontro col Governo

Enzo Masini, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Getronics, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione

Le dimissioni dell’ingegner Schisano dal ruolo di amministratore delegato di Getronics Italia arrivano dopo 3 anni di gestione contestata nelle scelte dai sindacati e con pessimi risultati di bilancio: l’azienda ha perso 60 milioni di euro nel 2003, 40 milioni l’anno successivo e oltre 70 nel 2005.

A metà gennaio di quest’anno, la corporate olandese Getronics N.V., proprietaria al 100% della società italiana, ha annunciato di voler abbandonare l’Italia dove occupa in forma diretta e indiretta oltre 2.000 dipendenti. La stessa corporate, in una comunicazione aziendale, sembra ora accusare Schisano e i suoi collaboratori di non aver dichiarato per tempo il reale stato della controllata italiana.

La corporate olandese che in questo periodo, nonostante le dettagliate denunce sindacali sugli errori del management, ha appoggiato l’ingegner Schisano anche nelle operazioni più discusse, come l’espulsione dei 250 lavoratori mascherata da cessioni di ramo d’azienda, non può scaricare il costo dei propri errori e di quelli del management sui lavoratori. La Società olandese deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità.

Il 14 marzo prossimo, si terrà finalmente un incontro al ministero delle Attività produttive, incontro che dovrà vedere la presenza della Corporate. Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato per lo stesso giorno uno sciopero di 8 ore con manifestazione nazionale a Roma. Da questa situazione di difficoltà occorre uscire ricostruendo industrialmente e finanziariamente una società della quale Getronics N.V. faccia parte senza Schisano e senza i suoi collaboratori. Getronics Italia, società che ha ereditato la storia della Olivetti informatica, deve mantenere l’integrità di tutto il Gruppo. In questa direzione deve esserci un impegno attivo del Governo a partire dal prossimo incontro. 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 2 marzo 2006