NOTA STAMPA
Electrolux.
Fim, Fiom, Uilm: venerdì 13 maggio sciopero nazionale e corteo a
Pordenone Per
venerdì 13 maggio è stato proclamato lo sciopero nazionale di 8 ore in tutti gli stabilimenti italiani del
gruppo Electrolux Zanussi. In tale occasione, una manifestazione nazionale
dei lavoratori del Gruppo si svolgerà a Pordenone, sede della Direzione
di Electrolux Italia. L’iniziativa di lotta è
stata assunta dai sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e
Uilm-Uil a sostegno delle rivendicazioni relative alla vertenza in atto
nel Gruppo. “In queste settimane -
spiegano i sindacati in una loro nota - l’Electrolux Zanussi ha
annunciato tagli alle produzioni in Italia che coinvolgono circa 400
lavoratori, a rischio di licenziamento, negli stabilimenti di Firenze e di
Parabiago (Milano).” Queste, proseguono i
sindacati, “sono le prime pesanti, quanto inaccettabili conseguenze di
un processo che va sotto il nome di delocalizzazioni produttive e che la
multinazionale persegue attraverso lo spostamento di alcune produzioni di
elettrodomestici nei paesi dell’Est Europa (Polonia, Ungheria, Russia)”. “Le scelte di Electrolux
- affermano Fim, Fiom, Uilm - non sono dovute né al mercato, né alla
produttività degli stabilimenti italiani, che resta la più elevata in
Europa, ma alla pura ricerca di alti profitti.” “Non è accettabile - sostengono quindi i sindacati - che il notevole patrimonio industriale e tecnologico degli stabilimenti italiani, e l’occupazione di migliaia di lavoratori fra dipendenti della multinazionale e delle aziende dell’indotto, vengano messi a rischio dalle logiche puramente finanziarie di questa multinazionale.” “Fim, Fiom, Uilm - prosegue la nota - insieme ai lavoratori ed ai sindacati metalmeccanici degli altri paesi Europei, stanno cercando di opporsi a questa logica e di dire no alla chiusura degli stabilimenti e no ai licenziamenti.” Ed
ecco le rivendicazioni sindacali: “Chiediamo
l’immediata apertura di un tavolo di trattativa con l’Azienda per
discutere delle scelte strategiche della multinazionale e concordare un
piano industriale capace di garantire il mantenimento e la
riqualificazione industriale degli stabilimenti italiani attraverso
investimenti, escludendo chiusure di siti produttivi e licenziamenti in
Italia e in Europa”. Inoltre, i sindacati sostengono “la necessità di
rinnovare l’accordo integrativo di Gruppo scaduto da oltre 15 mesi per
ottenere certezze, a partire dal consolidamento dei siti produttivi e dell’occupazione,
oltre che delle condizioni di lavoro, riaffermando la necessità di un
forte sistema di relazioni sindacali”. Per quanto riguarda la manifestazione nazionale di venerdì 13, è previsto un concentramento a largo San Giovanni, a partire dalle ore 9.30. Da qui, intorno alle ore 10.00, partirà un corteo che raggiungerà piazza San Marco. Qui, davanti al Municipio di Pordenone, di svolgerà il comizio che, a nome dei tre sindacati, sarà concluso da Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil. Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm Roma, 11 maggio 2005 |