COMUNICATO STAMPA

 

ThyssenKrupp. Bossi (Fiom): “Tutto fermo dopo l’accordo di febbraio. Né l’Azienda né il Governo stanno rispettando gli impegni"

 

Carlo Bossi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil della siderurgia ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“Ad alcuni mesi dall’intesa sul futuro dell’Acciaieria di Terni, sottoscritta con ThyssenKrupp e approvata con referendum dai lavoratori, si registrano problemi e ritardi anche gravi nell’applicazione dell’accordo. Purtroppo l’esperienza insegna che i ritardi nell’applicazione degli accordi, prima o poi, aprono problemi sulla loro stessa validità.” 

“Va quindi rilevato, innanzitutto, che la ThyssenKrupp non ha messo in atto nessuna iniziativa positiva per quanto concerne lo sviluppo delle applicazioni industriali degli acciai e per le iniziative tese a compensare la riduzione di attività del magnetico, né per dare impulso all’indotto presente sul territorio.”

“In secondo luogo, per quanto concerne le controllate e le partecipate, occorre ricordare che l’Azienda deve rispettare gli impegni sottoscritti sia in termini di investimenti per il mantenimento delle sue quote mercato, sia nella ricerca di partner industriali per consolidare prospettive e ricadute territoriali.”

“In terzo luogo, va sottolineato che, per quanto riguarda il tema della Ricerca e Sviluppo - da coniugare con il mondo universitario, da un lato, e con le esigenze del tessuto industriale di settore, dall’altro - non è stata ventilata nemmeno la più pallida idea. Di più: nessun soggetto istituzionale ha avanzato una concreta ipotesi di lavoro. E tutto ciò nonostante che importanti atenei italiani abbiano dato la loro disponibilità e espresso il loro interesse ad avviare un percorso che tenga conto delle finalità presenti nell’accordo stesso.”

“Ma soprattutto, va detto in modo chiaro e netto che il Governo italiano, benché più volte sollecitato dai sindacati e dalle stesse Istituzioni umbre, non ha ancore convocato le parti per definire il patto di territorio. Inoltre, l’Esecutivo non ha svolto nessun ruolo per quanto concerne il problema energetico né per quello logistico. Dalla data dell’accordo, siglato tra le Parti in Azienda, ha anzi abbandonato la scena non offrendo neppure il tavolo per le conseguenti ratifiche e non assumendo il ruolo che gli competerebbe su temi generali per lo sviluppo del settore come il potenziamento di fornitura di energia elettrica a prezzo più vantaggioso ed il potenziamento della piattaforma logistica e delle relative infrastrutture.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 30 giugno 2005