COMUNICATO STAMPA
Finmek.
Masini (Fiom): “Il Governo latita rispetto ad un’azienda in Legge
Marzano”. Manifestazione dei lavoratori, a Roma, il 4 ottobre
Enzo
Masini, coordinatore nazionale Fiom-Cgil ha rilasciato oggi la seguente
dichiarazione. “La crisi Finmek è la punta dell’iceberg dello stato disastroso di tutta l’elettronica italiana. Settore sul quale il Governo ha sempre promesso di avviare un confronto e un’iniziativa di politica industriale ma per il quale non ha fatto assolutamente nulla.” “Nel caso specifico di Finmek il ministro delle Attività Produttive ignora da mesi le richieste di incontro avanzate da Fim, Fiom e Uilm. E ciò nonostante che questa azienda sia in legge Marzano e, quindi, risponda direttamente al Governo della propria gestione. Il risultato di questa colpevole latitanza governativa è che migliaia di lavoratori, spesso attivi in aree il cui tessuto industriale è già devastato (Ivrea, L’Aquila, Caserta), rischiano di perdere definitivamente la propria occupazione.” “Proprio per questi motivi martedì 4 ottobre i lavoratori di tutto il Gruppo Finmek manifesteranno a Roma per chiedere un intervento immediato del Governo.” Le lavoratrici e i lavoratori della Finmek (3.000 dipendenti) stanno manifestando in tutta Italia affinché sia scongiurato il fallimento e contro la messa in Cassa integrazione straordinaria di interi stabilimenti. A L’Aquila tutti i 550 dipendenti sono in lotta dalla scorsa settimana e, dopo i cortei effettuati in città, fino alla Prefettura, sono in assemblea permanente nello stabilimento. Manifestazioni e incontri con le Istituzioni locali si sono tenuti a Caluso (Torino), Ronchi dei Legionari (Gorizia) e Genova. Drammatiche proteste sono state messe in atto dai lavoratori di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e di Pagani (Salerno).
Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 26 settembre 2005 |