COMUNICATO STAMPA

 

Alcoa. Breda (Fiom): “Inaccettabili i tagli annunciati per lo stabilimento di Ferrara. Il governo intervenga urgentemente”

 

Augustin Breda, coordinatore nazionale alluminio della Fiom-Cgil, ha rilasciato in serata la seguente dichiarazione.

La Direzione dello stabilimento Alcoa di Ferrara, dopo aver dato a inizio anno ampie garanzie sulle sue prospettive di sviluppo, ha recentemente annunciato un taglio dei volumi produttivi di oltre il 50%, oltre all’azzeramento di tutti gli investimenti.”

“Questa crisi annunciata si inserisce in un quadro in cui si rischia il disimpegno dal territorio nazionale della stessa Alcoa, multinazionale americana leader mondiale nella produzione di alluminio. Ciò a causa dell’assenza di soluzioni sul costo dell’energia; una voce, questa, che incide per il 50% sui costi di produzione.”

“La continuità produttiva dello stabilimento di Ferrara è chiaramente a rischio. E’ però inaccettabile che un’azienda decida all’improvviso di tagliare i suoi programmi produttivi, spostando le lavorazioni relative in altre parti del mondo. Viene il sospetto che ciò avvenga non tanto per problemi di mercato, ma come ritorsione della multinazionale per la mancata soluzione politica del problema legato al costo dell’energia.”

“Il Governo deve intervenire urgentemente su quanto sta accadendo nel gruppo Alcoa. Il nuovo ministro delle Attività produttive, Scajola, sappia che, a differenza del modus operandi del suo predecessore, i problemi aperti devono essere affrontati immediatamente, senza sperare che il tempo risolva tutto da solo.”

Tra Sardegna, Triveneto e Lazio, l’Alcoa occupa attualmente in Italia oltre 2.500 lavoratori, mentre quelli attivi nell’indotto sono circa 2.000.

Lo stabilimento di Ferrara è specializzato nella produzione di cerchi in lega d’alluminio per autoveicoli. I 400 lavoratori addetti producono circa 600 mila pezzi all’anno.

                                                                                             

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 26 aprile 2005