COMUNICATO STAMPA

 

Siderurgia. Cremaschi (Fiom): “La questione della sicurezza va posta al centro dell’iniziativa sindacale e industriale relativa alle imprese del settore”

 

“Noi vogliamo mettere in sicurezza i lavoratori metalmeccanici all’interno delle imprese siderurgiche per mettere in sicurezza queste imprese sia rispetto ai territori in cui sono insediate sia rispetto alla competizione globale tipica del settore di cui fanno parte.” Lo ha detto Giorgio Cremaschi, segretario nazionale responsabile per la siderurgia, aprendo i lavori dell’Assemblea nazionale dei delegati Fiom-Cgil del settore svoltasi oggi a Piombino.

Dopo aver ricordato che negli ultimi mesi alcuni dei principali stabilimenti siderurgici italiani, dall’Ilva di Taranto alla Severstal di Piombino, sono stati funestati da una serie di gravi incidenti sul lavoro, alcuni dei quali mortali, Cremaschi ha affermato che “per la Fiom-Cgil la questione della sicurezza sul lavoro nel settore dell’acciaio non è una questione accessoria rispetto ai problemi più strettamente industriali del settore”. “Al contrario – ha spiegato Cremaschi – porre al centro la questione della sicurezza consente di costruire quell’iniziativa industriale che sola può mettere le imprese siderurgiche al riparo dai rischi economici e sociali cui la dinamica di un settore molto competitivo potrebbe esporle nei prossimi anni.”

“Insieme alla cantieristica navale - ha proseguito Cremaschi - l’acciaio è uno di quei settori fondamentali dell’industria che erano stati scioccamente giudicati obsoleti negli anni 80 e che, invece, costituiscono tuttora uno dei punti forti del nostro apparato produttivo. L’acciaio, se possibile, è anzi più importante di prima per due ordini di motivi. Da un lato, per motivi tecnologici, poichè è un materiale la cui crescente duttilità e la cui riciclabilità sono doti sempre più apprezzate. Dall’altro, per motivi economici poichè la crescita dei nuovi giganti industriali, quali l’India e la Cina , ne hanno fatto un materiale sempre più richiesto da una domanda globale in continua espansione.”

“In questi anni - ha affermato Cremaschi - le grandi imprese del settore siderurgico italiano stanno quindi lavorando molto e stanno accumulando ingenti profitti. Ma proprio questo è il momento in cui bisogna utilizzare tali risorse per investimenti innovativi, di processo e di prodotto, che siano tali da ridurre in modo drastico sia la rischiosità dell’ambiente lavorativo sia la nocività del suo impatto territoriale.”

“Ecco perchè – ha concluso Cremaschi – affrontare la questione dell’ambiente di lavoro delle imprese siderurgiche è il modo migliore per accrescere, con gli opportuni investimenti, sia una capacità competitiva basata sulla qualità sia la compatibilità ambientale e sociale di un settore industriale decisivo.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 23 settembre 2005