COMUNICATO  STAMPA

 

Fiat. Rinaldini (Fiom): “La vicenda dello stabilimento Itca di Cassino mostra che è sempre più urgente un tavolo nazionale sull’industria dell’auto”

 

“Gli avvenimenti in corso alla Itca di Cassino costituiscono l’ennesima dimostrazione del fatto che è sempre più urgente l’apertura di un tavolo nazionale attorno a cui discutere della Fiat Auto, del suo stato, e delle sue prospettive. Tavolo che, necessariamente, deve vedere l’attiva presenza del Governo.”

Lo ha dichiarato Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, che è intervenuto oggi all’assemblea dei lavoratori dell’Itca di Cassino in lotta.

“Tutti devono avere ben chiaro - ha affermato Rinaldini - che le vicende della Fiat non riguardano solo la più grande impresa industriale del nostro Paese, ma l’intera filiera dell’auto. Una filiera che dà la linfa vitale a un tessuto industriale molto più esteso di quanto comunemente si creda. Per non dire altro, in questo tessuto sono occupati centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori.”

Lo stabilimento Itca produce componentistica sia per la Fiat Auto di Cassino (Frosinone) che per la Sevel della Val di Sangro (Chieti). A fronte di una diminuzione dei volumi richiesti dai clienti, la Direzione aziendale ha annunciato il licenziamento di ben 200 lavoratori su un totale di 550 dipendenti dello stabilimento di Cassino.

I sindacati dei metalmeccanici hanno quindi chiamato i lavoratori Itca alla lotta; lotta che ha portato a un blocco totale della produzione. Oggi, a partire dal secondo turno, la Fiat ha messo in libertà tutti i lavoratori dello stabilimento Auto di Cassino e della Sevel, adducendo quale motivazione la fermata produttiva in atto allo stabilimento Itca di Cassino.

La Itca è un gruppo che produce lamiere per autovetture e veicoli commerciali. In totale, i suoi dipendenti sono circa 3.000.

 

 

                                                                                                          Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 18 febbraio 2005