COMUNICATO  STAMPA

 

ThyssenKrupp. Fim, Fiom, Uilm: il 25 gennaio manifestazione nazionale a Roma dei lavoratori della multinazionale tedesca per difendere le Acciaierie di Terni

 

Le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno diffuso oggi il seguente comunicato.

 

“Le organizzazioni sindacali nazionali di Fim, Fiom, Uilm denunciano il protrarsi dell’atteggiamento insensibile e sordo della ThyssenKrupp rispetto al coro di argomentate proteste relative alle sorti del sito ternano.”

“Le organizzazioni sindacali rigettano il nuovo piano industriale annunciato dall’Azienda poiché il piano precedente è stato confermato nel mese di giugno 2004 nelle sedi istituzionali e poiché viene abbandonato prima ancora di essere stato messo in atto e prima che ne sia stata verificata l’efficacia.”

“Questo modello di relazioni che vede l’Azienda prima proporre un piano industriale, discutendolo con le parti sociali e con il Governo, e, solo qualche mese dopo, abbandonarlo decretando, con una nuova versione dello stesso, la dismissione delle produzioni denominate speciali (magnetico, fucinati e titanio), non ci vede per nulla d’accordo sia nella forma che nella sostanza.”

“Ci chiediamo inoltre per quante settimane varrà questa variante del piano industriale. Tra breve, infatti, l’azienda potrebbe comunicare ulteriori dismissioni produttive a Terni, territorio che storicamente fonda parte decisiva del proprio sviluppo sulla presenza dinamica delle Acciaierie e delle attività industriali e di servizi ad esse connesse.”

“Per tutto ciò, i sindacati hanno indetto per il 25 gennaio una manifestazione nazionale a Roma che renda visibile la non condivisione dell’atteggiamento di ThyssenKrupp, del suo piano industriale e dell’enorme problema che tutto ciò può comportare per il territorio ternano e per il paese intero. Infatti, le attività delle Acciaierie di Terni sono strategiche per l’intero comparto industriale italiano.”

 

 

                                                                                              Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

 

Roma, 18 gennaio 2005