COMUNICATO STAMPA

 

 

Contratto metalmeccanici. Fiom: il messaggio di una grande giornata di lotta nelle parole di Rinaldini e degli altri componenti la Segreteria nazionale

 

“Da questa manifestazione, da questo grande sciopero, i lavoratori metalmeccanici mandano un messaggio chiaro a tutti: alla Confindustria, al Governo e alle forze politiche. Non è pensabile che qualcuno oggi ci venga a dire che siccome c’è una crisi industriale, siccome la situazione è grave allora non c’è spazio per il rinnovo del Contratto.” Lo ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, concludendo la manifestazione regionale che si è svolta oggi a Bologna, in occasione dello sciopero nazionale indetto da Fim, Fiom, Uilm per sbloccare la vertenza contrattuale della categoria.

“Non è pensabile – ha scandito Rinaldini – che i lavoratori vengano chiamati a fare, ancora una volta, un sacrificio: i metalmeccanici, in questi anni, di sacrifici ne hanno fatti già tanti.”

“Alla Confindustria, al Governo e alle forze politiche – ha affermato ancora Rinaldini – diciamo che c’è un disagio sociale che sta raggiungendo un livello di guardia che non dovrebbe essere superato. E’ anche per questo che il Contratto della maggiore categoria dell’industria va rinnovato al più presto.”

“A Federmeccanica – ha concluso Rinaldini – diciamo che non pensino di prenderci per stanchezza, perché con questa prima grande giornata di lotta siamo solo all’inizio di un conflitto contrattuale che, per noi, potrebbe essere brevissimo. Ma se così non fosse si sappia che siamo intenzionati a lottare per tutto il tempo che sarà necessario.”

“Come spesso capita, le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici riescono a sorprendere per la loro capacità e per la loro forza collettiva. Dal Nord al Sud del paese, dai settori più in crisi a quelli che invece vanno bene, il Contratto nazionale è vissuto come il momento più alto in cui mobilitarsi in difesa dell’occupazione, dei diritti e contro le ingiustizie.”

Lo ha detto oggi Francesca Re David, segretaria nazionale e responsabile dell’ufficio organizzazione della Fiom-Cgil. “Le lavoratrici e i lavoratori – ha proseguito Re David – hanno respinto al mittente la proposta irrispettosa di 60 euro per il rinnovo del biennio economico e hanno detto al sindacato che sono pronti a fare fino in fondo la propria parte in questa lotta.”

“Lo sciopero è riuscito ovunque al di là di ogni aspettativaha concluso Re David dalle piccole alle grandi aziende. Le fabbriche sono state praticamente svuotate e la produzione è rimasta ferma. Le manifestazioni sono state partecipatissime e piene di giovani.”

“Il presidente della Confindustria è anche il primo industriale metalmeccanico italiano. Come tale è il primo responsabile del rifiuto della Federmeccanica a fare il Contratto.” Lo ha detto Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom, che è intervenuto oggi a Roma al presidio organizzato da Fim, Fiom, Uilm davanti alla sede nazionale di Confindustria. “Al presidente degli industriali – ha affermato Cremaschi –chiediamo di impegnarsi prima di tutto su due cose: ci chiarisca cosa sta succedendo in Fiat e, in particolare, cosa fa per impedire le scalate azionarie del Gruppo; inoltre, e soprattutto, cosa fa per salvare occupazione e fabbriche. Sul Contratto bisogna poi che la Confindustria capisca che i salari devono essere aumentati. Serve ai lavoratori ma serve anche al Paese. Al presidente di Confindustria, Montezemolo, diciamo allora che se vuole che gli operai acquistino le scarpe del suo amico Della Valle, che naturalmente dovrebbe però farle in Italia, più che chiedere i dazi sulle scarpe cinesi, deve far aumentare i salari dei lavoratori italiani. Solo con un reale aumento della sua retribuzione un metalmeccanico potrebbe permettersi di acquistare i prodotti dei tanti Della Valle rafforzando, così, il made in Italy.”

“I metalmeccanici di Cagliari hanno scioperato e non sono andati al mare. Hanno invece partecipato in massa all’iniziativa pubblica organizzata da Fiom, Fim e Uilm per chiedere, insieme a tutti i loro colleghi italiani, un rinnovo del contratto equo e tale da consentire un forte recupero del potere d’acquisto dei loro salari.” Lo ha detto Fausto Durante, segretario nazionale della Fiom, che è intervenuto oggi alla manifestazione svoltasi nel capoluogo sardo, presso la Sala dei Portuali.

“All’iniziativa odierna – ha sottolineato Durante – hanno portato il loro sostegno la Regione Sardegna e la Provincia di Cagliari. Questo è un segno che le preoccupazioni dei  lavoratori metalmeccanici sul Contratto e sulle prospettive industriali della Sardegna, come dell’intero paese, sono condivise anche dalle istituzioni. Continueremo nella nostra mobilitazione unitariamente, fino a raggiungere i nostri obiettivi.”

“Questa giornata di lotta dei metalmeccanici ha messo assieme la difesa del posto di lavoro e del nostro sistema industriale con il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro.” Lo ha detto Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, che ha partecipato oggi alla manifestazione che si è svolta a Scandicci (Firenze), di fronte allo stabilimento della Electrolux. Com’è noto, la multinazionale svedese ha ribadito, nei giorni scorsi, la propria volontà di mettere in mobilità oltre un terzo dei dipendenti di questo stabilimento (250 su circa 700).

“Il fatto che oggi lo sciopero sia stato fatto anche nelle situazioni più difficili, dove sono a rischio troppi posti di lavoro – ha sostenuto Landini – dimostra che le lavoratrici e lavoratori metalmeccanici hanno ben chiaro in testa che difendere il Contratto e i propri diritti vuol dire lottare anche per un diverso sistema industriale e per una nuova politica economica nel nostro Paese.”

“Le associazioni imprenditoriali devono quindi cambiare atteggiamento sul rinnovo del Contratto. Allo stesso tempo, devono evitare la strada dei licenziamenti e delle chiusure e accettare di confrontarsi con il sindacato e con i lavoratori, riconoscendo il lavoro come una risorsa utile per se stesse e per il Paese.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

   

Roma, 10 giugno  2005